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Un italiano su 10 pensa ancora “in lire”

C’è chi fa ancora i conti col vecchio conio, dice il presidente della Società europea di psichiatria sociale. E ha ben chiaro quanto sia aumentato il prezzo dei prodotti con l’arrivo della moneta unica europea.
A cura di Redazione
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Sono passati tanti anni ma qualcuno proprio non ce la fa a rassegnarsi alla scomparsa della cara, vecchia lira. E così, a dispetto dell'euro, un italiano su dieci continua a pensare facendo i conti col vecchio conio. La stima è di Adolfo Petiziol, presidente della Società europea di psichiatria sociale: "Tantissimi connazionali, per non parlare di molti giovani, che non ne sono mai stati a conoscenza, hanno ormai dimenticato che un euro equivale a 1.936,27 lire" e che per ‘convertire' approssimativamente un prezzo da euro a lire, basta moltiplicare per 2″. Chi lo fa, invece, fa i conti – è il caso di dirlo – con la cruda realtà: oggi un litro di latte costa un euro e mezzo, che equivale a ben 3.000 lire, mentre un litro di benzina costa quasi 4.000 lire. E per cose semplici come un cornetto al bar che oggi costa minimo un euro, ovvero 2.000 lire più il caffè (altre 2.000 lire) ci si rende conto che con l'euro una banalissima colazione arriva a costare nella migliore delle ipotesi 4.000 vecchie lire.

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