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Un filo di ferro teso sul sentiero, la trappola per ciclisti che può uccidere

Diverse segnalazioni in Piemonte dove anche in passato alcuni ciclisti sono rimasti feriti dopo aver impattato sul filo teso.
A cura di A. P.
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Un filo di ferro teso tra due alberi lungo un sentiero sterrato frequentato molto dai ciclisti in mountain bike che avrebbero potuto impattarci, subendo ferite gravissime e anche mortali. È la sconcertante scoperta fatta nei giorni scorsi nel Torinese, nelle campagne a sud del capoluogo piemontese, e che ora impensierisce molti amanti delle due ruote. Come racconta il quotidiano La Stampa, il ritrovamento mercoledì scorso da parte di un ciclista che fortunatamente si è accorto per tempo dell'ostacolo sul suo cammino e si è fermato.

L'uomo ha immediatamente denunciato il fatto ai carabinieri di Chieri che sono intervenuti sul posto, sequestrando il filo e avviando le indagini per risalire ai responsabili di un gesto così sconsiderato e pericoloso. La vera e propria a trappola per ciclisti era posizionata in strada della Serra, alla periferia Nord del paese di Chieri, verso Baldissero. L'impressione è che non si sia trattato di una bravata ma un tentativo preciso di far male. A destare maggiore preoccupazione anche il fatto che pochi giorni fa, non molto lontano,  tra i  boschi del parco di Superga, sulle colline torinesi, un tronco d’albero era stato messo di traverso su un sentiero che scende dai boschi sempre frequentato da ciclisti.

Purtroppo in Piemonte simili casi non sono nuovi. Già in passato molti ciclisti avevano denunciato episodi analoghi in diverse province della regione, compresa Torino. Qualche ciclista era finito anche in ospedale con varie ferite e traumi dopo aver impattato sul filo teso ed essere caduto dalla bicicletta. In alcuni casi la trappola prevedeva a terra anche cocci di bottiglia di vetro per ferire ulteriormente le vittime.

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