Un anno fa l’omicidio dei coniugi Neumair. La zia di Benno: “Rivedo le foto di Natale, era inquieto”
Il 4 gennaio di un anno fa, in un appartamento del centro di Bolzano, Benno Neumair uccideva i genitori Peter Neumair e Laura Perselli. Il 30enne, rinviato a giudizio per il duplice omicidio, strangolò e poi gettò nel fiume i corpi del padre e della madre. I due cadaveri furono ritrovati dopo mesi. I due coniugi risultavano inizialmente scomparsi: il figlio aveva detto agli inquirenti di essere molto preoccupato e di non averli visti per tutta la sera, quando era andato a dormire a casa di un'amica. La ragazza però aveva raccontato di averlo visto arrivare in ritardo di un'ora e visibilmente scosso. Indosso aveva abiti sporchi di sangue che lei aveva lavato in lavatrice. Un anno dopo resta la figlia Madè, travolta dalla vicenda giudiziaria che le ha tolto padre, madre e fratello. Al Corriere della Sera, la sorella di Laura, Carla Perselli, racconta di non aver voluto festeggiare il Natale. Sia Madé che la nipote di Laura, Martina, hanno deciso di lavorare durante le feste. Un Natale molto diverso, trascorso senza decorazioni e grandi pranzi. "Eravamo soliti trascorrerlo tutti insieme con i ragazzi – spiega la donna – e in questo periodo si riaprono tutte le ferite non ancora cicatrizzate. Non avevamo voglia di festeggiare. Vedere tutte quelle decorazioni in giro ci ha ricordato che un anno era già passato, anche se a noi sembra che non siano trascorsi neppure sei mesi. La percezione del tempo è dilatata".
Carla Perselli spiega che durante le ultime feste passate insieme, Benno appariva molto inquieto. Uno stato d'animo che traspariva, secondo la donna, anche dalle fotografie. "Aveva un'aria che non ci piaceva e ora, col senno di poi, tutto torna a galla" ha dichiarato. Nel frattempo, Madé Neumair ha cercato di andare avanti tra lavoro e amici a monaco. "Quando poi è arrivato il 24 dicembre ha sentito il peso di questo primo Natale senza la sua famiglia. Non se la sente ancora di parlarne perché è dura. Sa che con l'arrivo del 4 gennaio le televisioni e i giornali faranno il riepilogo dell'accaduto e ovviamente non sarà semplice sostenere il peso". Ad aiutare i familiari a rimettere insieme i pezzi, la città di Bolzano. La comunità si è stretta saldamente attorno a Neumair e Perselli. "Siamo sopravvissuti a una cosa enorme che avrebbe mandato chiunque fuori di testa ed è stato possibile perché la popolazione ci ha abbracciato così forte. Con noi hanno condiviso tutto, anche il dolore. Abbiamo conosciuto persone incredibili con cui si è creato una grande intimità. Ci ha fatto restare a galla".
A scandire il resto del tempo, solo dati oggettivi e scadenze: perizie, processi, interrogatori. Da soli, spiega ancora la sorella di Laura Perselli, non sarebbero riusciti ad affrontarlo. La prima udienza per Benno è prevista il prossimo 4 marzo. "Se ci saremo? Certo. Madé non sarà mai sola in questo lutto. Siamo con lei sempre. Tornerà a Bolzano proprio in occasione dell'inizio del processo giudiziario. Non sappiamo cosa ci riserverà il futuro e qualunque cosa accada non ci sarà soddisfazione da patte di nessuno: è una sconfitta in ogni caso. Benno è in carcere con l'accusa di aver ucciso i suoi genitori e i nostri familiari. Solo il tempo potrà curarci" ha concluso Perselli.