Un anno fa la scomparsa di Andreea Rabciuc, il dolore della mamma: “Qualcuno ti ha fatto del male”
“Amore della mamma dove sei? Oggi è il 12 marzo, ti cerco da un anno e non so cosa fare: é impossibile sparire così! Ci siamo lasciate con la promessa di sentirci e vederci il giorno dopo…..e poi? Purtroppo sono certa che qualcuno ti abbia fatto del male, è impossibile che non ti faccia sentire per tutto questo tempo”, inizia così il messaggio che Georgeta Cruceanu ha dedicato alla figlia Andreea Rabciuc scomparsa da Jesi nella notte tra l’11 e il 12 marzo scorso dopo aver partecipato a una festa con gli amici e il fidanzato.
Da quel giorno di lei si è persa ogni traccia. Le indagini sembrano essersi arenate e gli elementi in possesso degli inquirenti non hanno portato a nessuna svolta nel caso. L'unico indagato resta Simone Gresti, il compagno 44enne della giovane Andreea: su di lui pende l'accusa di sequestro di persona.
La sua posizione è rimasta la stessa in questi ultimi 12 mesi. Secondo l'uomo, che con Andreea aveva un rapporto piuttosto turbolento, la sera della scomparsa i due avrebbero trascorso diverse ore insieme a un'altra coppia di amici. Avrebbero consumato dell'alcol all'interno di un camper posteggiato in una zona di campagna fuori città, poi la coppia sarebbe stata protagonista di una lite molto animata, durante la quale il 44enne avrebbe sottratto il telefono cellulare ad Andreea.
A questo punto la 27enne si sarebbe allontanata alle prime luci del mattino, sola e a piedi, senza telefonino né soldi. Simone non l'avrebbe cercata perché, come sempre raccontato ai carabinieri, la giovane era solita allontanarsi anche in solitaria per poi tornare dopo qualche ora. Questa volta però Andreea non è più tornata a casa e di lei si sono perse le tracce. Nel fascicolo d'inchiesta affidato al pm Irene Adelaide Bilotta le ipotesi restano aperte: dall’allontanamento volontario all’omicidio, fino all’ipotesi di un tragico incidente.
“Se serve ancora a qualcosa faccio un appello a chi sa e non parla – continua la madre di Andreea nel suo lungo post Facebook – liberatevi la coscienza parlate aiutate una madre disperata a ritrovare sua figlia…il silenzio vi logorerà nel profondo. Darei tutto ciò che ho per passare ancora un ora con lei”.
Nello sfogo che Georgeta ha affidato ai social in occasione dell'anniversario della scomparsa di Andreea c'è posto anche per la rabbia che la donna prova verso colore che avrebbero fatto del male alla figlia: “Che il responsabile o i responsabili possano soffrire come soffro io, che possano finire al inferno. Ciao amore mio la mamma ti amo tanto…e spero ancora che arriverà un giorno e riuscirò di riabbracciarti”.
La madre di Andreea non ha mai creduto alla versione fornita dal fidanzato della figlia, Simone, col quale ha avuto un duro scontro lo scorso ottobre durante il programma tv "Chi l'ha visto?", durante il quale gli ha chiesto di dire la verità su cosa sia accaduto quella notte.
Tra le domande senza risposta spiccano quelle riguardanti alcuni messaggi cancellati e delle telefonate fatte da Andreea al padre residente in Spagna. Prima di lasciare il telefono nelle mani di Gresti, infatti, la 27enne avrebbe provato a chiamare il genitore più volte nel cuore della notte. Subito dopo le due telefonate, la ragazza avrebbe scritto alcuni messaggi al padre. "Mi sono messa nei guai", poi la scomparsa.