Un amico gli spara per errore: uomo sopravvive con il proiettile conficcato nel cervello

Ben Smit, un uomo di 28 anni padre di due figli, è miracolosamente riuscito a sopravvivere dopo essere stato colpito alla testa da un colpo di arma da fuoco: l'uomo, tuttavia, vive con una vera e propria "bomba a orologeria" nel cranio visto che un proiettile è rimasto conficcato nel cervello e un suo spostamento anche di pochi millimetri potrebbe causarne il decesso oppure danni permanenti.
L'uomo è stato vittima di un banale incidente: era infatti a caccia insieme quando un amico, per gioco, gli ha puntato il fucile contro ed ha premuto il grilletto credendo che non ci fossero proiettili in canna. In realtà, invece, c'erano dei pallini per la caccia al coniglio che hanno sfondato la scatola cranica di Ben e si sono conficcati nel suo cervello. Trasportato in ospedale ancora vivo, benché in gravi condizioni, i medici hanno effettuato tutti gli esami necessari prima di capire che non avrebbero mai potuto estrarre le pallottole. L'uomo è rimasto ricoverato in stato vegetativo per nove mesi, quindi si è svegliato e qualche mese fa, dopo una complessa riabilitazione, è persino tornato a lavorare. I dottori sono però stati chiari: la sua vita è appesa a un filo e potrebbe bastare un movimento brusco perché i pallini di piombo raggiungano aree sensibili del suo cervello uccidendolo o lasciandolo per sempre cerebroleso.