Udine, era stato punto da un calabrone nei campi di Tarcento: morto dopo giorni di agonia
Non ce l’ha fatta Andrea Vuanello, l’uomo di quaranta anni che una decina di giorni fa si era accasciato a terra mentre stava facendo una passeggiata tra i campi di Tarcento dopo essere stato punto alla testa da un calabrone. Ricoverato in gravi condizioni, dopo giorni di agonia il quarantenne è morto nel reparto di rianimazione dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine. I medici hanno fatto il possibile per evitare il peggio, ma non c’è stato nulla da fare per l’uomo. Come riportato dai quotidiani locali, Vuanello – che era residente nella frazione di Loneriacco e lavorava alla Eurolls di Attimis, un'azienda che lavora il ferro – lascia la compagna e un figlio di sei anni. La sua morte ha destato sconcerto in paese anche perché, stando a quanto emerso, Andrea non aveva mai lamentato particolare allergie verso le punture di insetti.
La compagna aveva chiamato subito i soccorsi – Quando il 16 ottobre scorso è stato punto alla testa da un calabrone, il quarantenne stava facendo una passeggiata fra i campi di Tarcento insieme alla sua compagna che ha assistito a quanto accaduto e immediatamente ha chiamato i soccorsi. Dopo pochi istanti dalla puntura dell’insetto l'uomo è stato colpito da shock anafilattico ed è caduto a terra. I sanitari intervenuti sul posto l'hanno portato in ospedale, dove però è arrivato già in uno stato di coma che purtroppo è perdurato fino alla morte avvenuta mercoledì 25 ottobre.