Ucraina, l’ex generale Landi: “Neanche il peggior Putin userebbe armi nucleari nel cuore dell’Europa”
Cosa sta succedendo e cosa può accadere in Ucraina? Con l'invasione ordinata dal presidente Vladimir Putin, è iniziata l'offensiva militare russa in diversi territori ucraini che ha già provocato diverse vittime. Le truppe di Mosca stanno continuando la propria avanzata e gli scenari sono molteplici. L'ex generale dell'Aeronautica militare Carlo Landi ha spiegato a Fanpage.it come si sta svolgendo l'offensiva miliare russa e che ruolo rischia di avere l'Italia in questa guerra che per il momento non è coinvolta in azioni militari, mentre continua la partenza di droni Usa dalla base militare di Sigonella in Sicilia.
Mentre un drone rientrava a Sigonella, un altro partiva verso l'Ucraina: cosa succede in Italia?
Continua l'attività dei droni che partono da Sigonella e arrivano fino in Ucraina e sorvolano l'intero territorio. Secondo quanto emerge dalle agenzie che monitorano il movimento dei veicoli militari sui territori italiani, possiamo dire che si tratta di droni degli Stati Uniti e non della Nato, questo perché dalla base militare in Sicilia ci sono due categorie di velivoli, che sono della stessa tipologia ma che hanno appartenenze diverse. E in effetti quello che abbiamo visto muoversi è degli Usa.
Cosa ci faceva un drone statunitense nei cieli dell'Ucraina?
Ha fatto una ricognizione sulla parte centrale dell'Ucraina, prima è stato sul Mar Nero davanti a Sebastopoli, in Crimea, e a Odessa per studiare quello che sta facendo la forza navale russa: ricordo che i russi, e da qui capiamo il perché di quei movimenti, in quell'area hanno instaurato una no fly zone, parliamo dell'area davanti a Costanza, alla Romania. Questi droni indicano un coinvolgimento piuttosto pesante negli Stati Uniti, perché avere informazioni sul terreno per poi passarle ad altri comporta una partecipazione anche indiretta a quanto sta accadendo. Avere informazioni del nemico e della situazione è una delle prime necessità che ha una forza militare quando si muove.
A proposito di nemici della Nato e degli Usa, Putin come sta conducendo la sua azione militare?
Quello di Putin è un attacco condotto secondo i canoni classici della guerra moderna, ovvero la prima cosa che fa una forza che invade è quella di annientare o ridurre le capacità aeree e contraeree dell'avversario, ed è proprio quello che hanno fatto le forze russe. Il primo attacco è stato sferrato contro le batterie missilistiche dell'Ucraina, che erano quelle che potevano ostacolare il movimento delle forze aeree russe, e che ora sono state neutralizzate.
Quali sono i missili che sta utilizzando Putin per questo attacco?
Putin ha tutto l'interesse, anche per mantenere la sua posizione, vera o fittizia che sia, a minimizzare i cosiddetti danni collaterali alle persone e anche agli edifici civili. L'arsenale russo è simile a quello Usa, quindi sta utilizzando missili a guida precisa di tipo infrarosso o anche quei missili che colpiscono i centri radar che di fatto annientano la possibilità del nemico di poter guidare i propri di missili. Ma anche bombe laser che possono avere un designatore in un soldato di terra. Avendo forze russe sul terreno, le possibilità sono ancora maggiori. Quello che io spero è che Putin cercherà di limitare i suoi attacchi a quelle che sono le possibili forze che l'Ucraina utilizzerà per attaccarlo e che non attacchi i civili.
Intanto però l'offensiva continua: è stato attaccato l'aeroporto
Eliminare le forze aeree avversarie, siano esse missilistiche o di aeroplani pilotati, sono quelle che possono colpire le proprie forze di terra. La prima cosa che si fa è eliminare la capacità aerea dell'avversario, sia missilistica sia aeronautica, e in quest'ultima ci sono proprio gli aeroporti che sono importanti per la movimentazione delle proprie truppe. È chiaro che occupando l'aeroporto, le forze russe si garantiscono la possibilità di arrivare in volo piuttosto che via terra o attraverso lanci paracadutistici che sono complicati e rischiosi.
Putin però ha nelle sue mani anche armi nucleari
In questa fase del conflitto sono più che certo che nessuno penserà all'impiego di un'arma nucleare. La Russia ha talmente tante forze preponderanti rispetto all'Ucraina che non ha bisogno di usare l'arma nucleare che è, possiamo dirlo, finale. Oltretutto si tratta di armi che creano danni anche a chi invade: quando si usa un'arma nucleare ci si preclude poi l'accesso libero a un territorio anche da parte delle proprie forze. Neanche il peggior Putin può pensare di usare l'arma nucleare al centro dell'Europa.
E se venisse messo spalle al muro?
Gli Stati Uniti inoltre hanno detto, ad oggi, che non interverranno in quest'area. La Nato non ha motivi per intervenire e gli Occidentali non hanno alcun desiderio di intervenire militarmente per aggravare un conflitto che è già di per sé grave.
Quali sono i rischi per l'Italia?
Io credo che Putin tutto voglia tranne che fare guerra alla Nato. È chiaro che la Nato deve mostrare una presenza e fortificarsi ai confini russi, ma Mosca sta portando avanti un'azione militare speciale, volendo interpretare le sue azioni, proprio per rinforzare il fianco della Federazione Russa.
Lo scudo Nato dunque non si attiverà
Putin non credo voglia il coinvolgimento della Nato in questo conflitto. È pur vero che tutti gli scenari sono aperti e noi abbiamo dei precedenti: la Nato ha fatto degli interventi che erano, dal punto di vista dell'Alleanza, anche al di fuori dell'articolo 5, ma io al momento la escludo e mi auguro che questa possibilità non ci sia.
Come si evolveranno le cose?
Dal punto di vista strettamente militare spero che le operazioni russe si limitino alla presa di un territorio: purtroppo Putin ha detto chiaramente il suo obiettivo finale, ovvero rovesciare l'attuale governo ucraino. Lui punta a Kiev, a prendere il controllo e a destabilizzare totalmente, soprattutto politicamente, l'Ucraina, instaurando così un governo che sia più vicino alla Federazione Russa di quanto non fosse in passato. Ma questo scatenerà sicuramente delle reazioni, perché ci sono forti movimenti filo occidentali in Ucraina, e di conseguenza si potrebbero creare dei movimenti interni di dissenso o insurreuzione che sarebbero ancora più nefasti per la pace