Ucciso in un garage a Gorizia, Walter ha chiesto aiuto prima di morire: “Fatale il colpo alla testa”
Un solo colpo alla testa avrebbe ucciso Walter Pappalettera, il 40enne di Gorizia nipote di un noto imprenditore della zona morto in un garage nella giornata di domenica. Il suo cadavere è stato rinvenuto all'interno della rimessa per le auto dopo che un passante ha dato l'allarme alle forze dell'ordine. Sono ancora in corso le indagini per ricostruire quanto accaduto nella serata di domenica 17 luglio. Il 40enne, che aveva un passato da tossicodipendente, non aveva mai avuto rapporti con la criminalità organizzata e non aveva nemici a Gorizia. Secondo gli inquirenti, potrebbe essere stato ucciso a seguito di un violento pestaggio.
Secondo quanto rivelato a Fanpage.it da fonti informate, le forze dell'ordine sono convinte che ad aggredire Pappalettera sia stato un gruppo di almeno 5 persone. Gli agenti ritengono che il 40enne sia morto a causa di un unico colpo alla fronte inferto con un oggetto contundente non ancora individuato. Per ricostruire la dinamica dell'accaduto, i militari hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona e quelle delle telecamere di un bar nei paraggi. La famiglia di Pappalettera non ha ancora nominato un legale. Nel frattempo, gli inquirenti cercano di scavare ulteriormente nel passato del 40enne.
Sono diversi i dettagli che ancora non trovano una collocazione precisa nel quadro dell'omicidio. Secondo quanto ricostruito, infatti, l'uomo sarebbe stato torturato prima di morire, forse proprio all'interno del garage nel quale è stato ritrovato il cadavere. Per il momento gli agenti stanno indagando per omicidio colposo a carico di ignoti e hanno raccolto la testimonianza del passante che per primo ha lanciato l'allarme. Pappalettera sarebbe stato aggredito poco lontano dal luogo del suo omicidio e avrebbe provato a chiedere aiuto prima di morire. Il 40enne, infatti, è stato lasciato a terra agonizzante dai suoi aguzzini e ha provato a raggiungere con le proprie forze l'esterno del garage per chiedere l'intervento di un'ambulanza. Quando l'unico testimone ha chiamato il 118, però, per Pappalettera era ormai troppo tardi.