Ucciso in spiaggia davanti alla famiglia, forse una telecamera ha ripreso i killer

Una telecamera di videosorveglianza posta sulla strada di accesso alla spiaggia del “Pennello” di Vibo Valentia, dove ieri pomeriggio si è consumato un tragico omicidio, potrebbero aver ripreso il volto del complice del killer che ha freddato dinanzi a moglie, figli e una folla di bagnanti, Davide Fortuna. Sulla spiaggia di Vibo Valentia, infatti, l’uomo che ha sparato alla vittima vi è giunto a bordo di uno scooter guidato da un complice che, a differenza dell’esecutore materiale dell’omicidio il quale indossava un casco integrale, aveva il volto scoperto. Uno scooter è stato poi trovato bruciato poco lontano, presumibilmente era quello rubato e utilizzato dai killer.

Le immagini della telecamera unico elemento per le indagini – In seguito all’omicidio di ieri, gli investigatori hanno ascoltato per tutta la notte diverse persone che hanno dovuto assistere al delitto consumato in spiaggia. In questo modo gli investigatori speravano di far luce sull’omicidio ma nessuno ha realmente fornito dei dettagli utili alle indagini. È emerso solo che il killer, quasi sicuramente un professionista che ha eseguito il suo delitto con particolare freddezza e precisione, dopo aver ucciso Davide Fortuna ha anche sparato un colpo di pistola in aria, a scopo intimidatorio. Testimonianza dei presenti confermata anche dal ritrovamento di un bossolo ad alcuni metri di distanza dal luogo del delitto.

Davide Fortuna ucciso con cinque colpi di pistola – Dagli accertamenti del medico legale è emerso che la vittima di Vibo Valentia è morta a causa di cinque colpi di pistola calibro 9 che lo hanno raggiunto al torace. Sin dai momenti successivi al delitto di ieri, consumatosi appunto davanti alla moglie e ai due figli di 10 e 8 anni della vittima oltre ad una folla di bagnanti presenti sulla spiaggia, gli investigatori hanno pensato che potesse essersi trattato di un regolamento di conti. Ipotesi che si rafforza con il passare delle ore: Davide Fortuna, vibonese con qualche precedente per spaccio di stupefacenti, potrebbe essere l’ultima vittima della rivalità tra esponenti della criminalità di Piscopio e Stefanoconi.