Ucciso dal Coronavirus a 38 anni: addio a Giuseppe, fatale l’ultimo saluto al fratello deceduto
È morto a 38 anni Giuseppe Larotonda, vigile urbano originario di Rapolla ma in servizio a Melfi. Conosciuto anche come Pino, è la vittima più giovane della Basilicata, regione che ha raggiunto quota dieci decessi. Era ricoverato da due settimane nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale San Carlo di Potenza, dove negli ultimi giorni le sue condizioni sono peggiorate repentinamente. Larotonda, da sempre attento allo sport e senza patologie pregresse, era stato tra i primi casi di Covid 19 diagnosticati a livello regionale assieme alla sorella, che è a sua volta ospedalizzata. Agli inizi di marzo erano andati entrambi a Parma per riportare a casa il cadavere di un terzo fratello, poco più che 26enne, che si trovava lì in cura per una grave forma di fibrosi cistica. Ed è stato probabilmente in questa occasione che avrebbero contratto il virus, come riporta il Quotidiano del Sud. Lascia una bimba di soli due mesi.
Tanti i messaggi di cordoglio lasciati per lui su Facebook. "Una notizia che stringe il cuore e mi lascia senza parole. Una tragedia. Ciao Giuseppe Pino Larotonda, grande amante della politica e delle Istituzioni. Grande amante della nostra terra", ha scritto Antonio; "Ho conosciuto anni fa Giuseppe grazie alla politica, da posizioni opposte ci siamo spesso confrontati e scontrati ma sempre con educazione e rispetto. Sono sconvolto. Un abbraccio alla sua giovane famiglia", si legge nel messaggio di Francesco. Pino, infatti, oltre a essere conosciuto come vigile urbano era anche appassionato di politica e a febbraio aveva lanciato la sua candidatura al congresso regionale del Pd come segretario. Ancora Ilenia: "Una preghiera per te caro collega. Prudenza ed Attenzione per noi che ogni giorno possiamo essere a rischio. Questo maledetto nemico sta facendo tante vittime".