Ucciso da un colpo di fucile nel giardino di casa, tre amici di Fiore Cialfi indagati per omicidio
Avrebbero con "imperizia, negligenza e imprudenza" utilizzato l'arma dalla quale è partito il colpo che ha ucciso il 64enne Fiore Cialfi, per questo Nazzareno Feliciani, 58 anni, Giancarlo Di Giandomenico, di 63 anni, e Antonio Picchioni, 64 anni, devono rispondere dell'accusa di omicidio colposo.
Si tratta di tre amici di vecchia data della vittima, il cui omicidio si è consumato la scorsa domenica in una frazione del comune di Montereale, nell'Aquilano. Il gruppo stava provando un fucile da caccia per chinghiali nel giardino di casa di uno degli indagato quando un colpo ha raggiunto Cialfi al cuore uccidendolo sul colpo.
Secondo il pm Fabio Picuti gli indagati "con imperizia, negligenza, e imprudenza in pieno centro abitato hanno provato la funzionalità dell'arma, sparando, in modo pericoloso e senza prendere alcuna cautela, contro una tavoletta di legno posta all'estremità del giardino, utilizzata come bersaglio".
Nazzareno Feliciani, di 58 anni, funzionario del Corpo dei vigili del fuoco in servizio a Roma, Giancarlo Di Giandomenico, di 63 anni, anche lui di Marana di Montereale (L'Aquila), come Feliciani, e Antonio Picchioni di 64 anni di San Giovanni di Paganica, sempre di Montereale, erano tutti amici di vecchia data di Cialfi e soprattutto appassionati di caccia. La vittima quel giorno li ha invitati per provar insieme una carabina marca Browning utilizzata per la caccia al cinghiale.
Sempre per "negligenza, imprudenza e imperizia che l'arma fosse scarica", i tre amici "la consegnavano a Feliciani che la maneggiava appoggiandola sul cofano dell'autovettura", una Land Rover Defender, rivolta nella direzione di Cialfi che si trovava fuori il cancello di ingresso dell'abitazione del funzionario dei vigili del fuoco ad una distanza di circa 10 metri. A quel punto sarebbe partito un colpo, calibro 30,06, che ha ucciso l'uomo.