Ucciso da un amico durante battuta di caccia, si cerca chi ha coperto l’assassino di Davide Piampiano
Diciassette minuti. È quanto dura il video girato con la GoPro di Davide Piampiano, che ha ripreso i drammatici momenti della morte del 24enne, ucciso da un colpo di fucile durante una battuta di caccia al parco del Subasio. Era l'11 gennaio e a esplodere il colpo che ha tolto la vita al giovane cacciatore sarebbe stato Piero Fabbri, conosciuto anche come Il Biondo, il muratore di 56 anni, che ora si trova in carcere a Perugia. È accusato di omicidio volontario con dolo eventuale.
A incastrarlo è stata proprio la GoPro di Davide che in quelli che, la procura ha definito filmati "crudi e drammatici", si vede il 24enne accasciarsi dopo il colpo esploso da qualche metro di distanza, prima dell'arrivo di Fabbri. Quest'ultimo, che non sa di essere ripreso, si avvicina a vedere cosa è successo e intanto lo si sente pronunciare: “Oddio, pensavo fossi il cinghiale, dove ti ho chiappato…”, mentre Davide chiede aiuto. “Aiutami Piero, sto morendo”, le sue parole mentre continua a perdere sangue.
Il 56enne, secondo la ricostruzione degli inquirenti, non avrebbe affatto aiutato l'amico con cui era uscito per una battuta di caccia, ma avrebbe solo cercato di nascondere le prove che potessero portare a lui, inscenando un presunto incidente autonomo. Ora le indagini proseguono per capire chi possa aver coperto Fabbri. Sono ancora tanti gli elementi da chiarire, tra i quali anche stabilire se qualcuno possa aver saputo quanto accaduto realmente a Davide, coprendo di fatto il 56enne.
Il riferimento è al giaccone e al fucile di cui Fabbri si sarebbe disfatto prima di chiamare “Prez”, l’amico fraterno di Davide con cui era a caccia, la terza persona, al quale avrebbe detto: “Davide mi ha detto che si è tirato una botta con il fucile”.