Ucciso da Igor il russo, risarcimento da 1,1 milioni per la famiglia di Valerio Verri
I familiari di Valerio Verri, la guardia volontaria uccisa nel 2017 nelle campagne del Mezzano da Norbert Feher, meglio conosciuto come Igor il russo, riceveranno dalla Provincia di Ferrara un risarcimento di oltre 1,1 milioni di euro. Lo ha deciso il tribunale della città estense.
Quando venne assassinato, Verri era di pattuglia anti-bracconaggio insieme all'agente di polizia provinciale Marco Ravaglia, rimasto gravemente ferito ma sopravvissuto dopo essersi finto morto. La causa contro la Provincia era stata intentata dai familiari della vittima, difesi dagli avvocati Fabio Anselmo e Rita Gavioli, sul presupposto che Verri non avrebbe dovuto partecipare , perché il killer era già ricercato per l'omicidio del barista Davide Fabbri, avvenuto una settimana prima a Budrio, in provincia di Bologna.
La decisione del tribunale e il risarcimento
La giudice del lavoro Alessandra De Curtis ha accertato e dichiarato la responsabilità dell'ente per quello che è stato ritenuto un infortunio mortale, da qui la condanna al risarcimento del danno non patrimoniale biologico di natura psichica, accresciuto dalla sofferenza, in particolare alla moglie e ai due figli dell'uomo, per i quali sono stati previsti oltre 300mila euro ciascuno, a cui si aggiunge il danno patrimoniale per spese di consulenza medica, funerarie e di successione e patrimoniale futuro per la nipote, con in aggiunta interessi e rivalutazione monetaria.
Anche se Verri stava partecipando al pattugliamento in qualità di volontario, la Provincia, che in quel momento era il ‘datore di lavoro' dell'uomo, avrebbe dovuto fare di tutto per proteggerlo ed evitare la tragedia, secondo quanto hanno sostenuto i legali dei familiari. "La morte di Valerio Verri non è solo responsabilità di Igor, il suo assassino. Valerio Verri non doveva essere su quell'auto e quell'auto non doveva essere lì. Chi ha sostenuto il contrario faccia un atto di riflessione profonda e si guardi nella coscienza", ha detto l'avvocato Anselmo.
Chi è Igor il russo
Igor il russo, all'anagrafe Norbert Feher, è stato arrestato in Spagna nel dicembre del 2017, dopo una latitanza di 8 mesi, ed è stato condannato all'ergastolo dalla giustizia italiana, per gli omicidi del barista Davide Fabbri e del volontario Valerio Verri e per il tentato omicidio dell'agente provinciale Marco Ravaglia, e da quella iberica per un altro triplice omicidio.