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Ucciso con un pugno al bar per “aver guardato una ragazza”: arrestato presunto assassino, ha 21 anni

Con l’accusa di omicidio preterintenzionale aggravato dai futili motivi è stato arrestato un 21enne di Altopascio (Lucca), accusato di aver colpito con un pugno il pensionato Luigi Pulcini il 6 agosto scorso.
A cura di Susanna Picone
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C’è un arresto per l’omicidio di Altopascio (Lucca) dell'agosto scorso, quando Luigi Pulcini, 75enne di Ascoli, fu ammazzato mentre che era in vacanza nel luogo che frequentava da anni.

L’uomo venne colpito da un pugno mentre faceva colazione in un bar, "Il Buon Caffè" in piazza Umberto I ad Altopascio. Era il 6 agosto scorso. In gravissime condizioni, entrò in coma e morì 10 giorni dopo in ospedale a Pisa.

Oggi i carabinieri hanno arrestato un giovane del posto di 21 anni, di cui al momento non vengono rese note le generalità, e indagato altre 13 persone per favoreggiamento per reticenza nei racconti alle autorità. Il gip ha emesso un'ordinanza ai domiciliari per omicidio preterintenzionale aggravato dai futili motivi.

Secondo quanto ricostruito, la vittima quel giorno di agosto stava consumando la colazione seduto a un tavolino del bar quando venne aggredito dopo una discussione per futili motivi – sembra per un apprezzamento alla fidanzata del giovane – dal ragazzo che poco dopo si allontanò velocemente a bordo di un’auto.

Il 75enne venne lasciato a terra sanguinante e priva di sensi. L'aggressione a Pulcini avvenne davanti a molte persone presenti nella piazza, le cui testimonianze si sono poi rivelate utili per dare una svolta alle indagini e dare un nome al presunto omicida.

E infatti, alle prime luci dell'alba di oggi, i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Lucca hanno arrestato nella sua abitazione di Altopascio il giovane sospettato, che è stato messo ai domiciliari, eseguendo un ordine di custodia cautelare emesso dal Gip del Tribunale di Lucca, su richiesta della Procura.

L'attività investigativa, fa sapere l'Arma, è stata condotta in un contesto sociale particolarmente complesso. Le persone sottoposte ad indagini "si sono dimostrate reticenti e diversi testimoni, conoscendo le pericolosità dei soggetti coinvolti, hanno evidenziato un certo timore a fornire la collaborazione necessaria all'individuazione del responsabile".

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