Ucciso Alessio Madeddu, lo chef sardo che partecipò a reality 4 Ristoranti
Ucciso Alessio Madeddu, lo chef sardo che partecipò al reality 4 Ristoranti in tv e che poco tempo fa era balzato agli onori delle cronache per aver aggredito i Carabinieri con una ruspa. L'omicidio nel sud Sardegna dove il cuoco di 51 anni di Teulada viveva e lavorava. Secondo quanto appreso, il cadavere è stato ritrovato questa mattina, intorno alle 9.30, a terra in una pozza di sangue, proprio davanti al suo locale a Porto Budello, nella cittadina del Sulcis-Iglesiente. Alessio Madeddu è stato ucciso colpi di arma bianca. L'uomo è stato colpito ripetutamente da un'arma da taglio: si ipotizza un grosso coltello o addirittura un'accetta. Lo hanno colpito al volto secondo un primo esame eseguito dal medico legale Roberto Demontis. Sul luogo del ritrovamento sono accorsi i carabinieri del Comando provinciale di Cagliari e della compagnia di Carbonia che hanno immediatamente avviato le indagini per ricostruire la dinamica dell'efferato omicidio.
Sul luogo della tragica scoperta, davanti al ristorante di Alessio Madeddu a Porto Budello, sulla costa sud occidentale della Sardegna, sono giunti successivamente anche la pm di turno Rita Cariello e poi il medico legale Roberto Demontis e i carabinieri del Ris di Cagliari, per i primi rilievi ed esami sul cadavere e sulla scena del crimine. Per permettere ai reparti scientifici dell'Arma di lavorare sul posto, la strada provinciale che conduce al ristorante della vittima è presidiata dai carabinieri, che non fanno avvicinare nessuno.
Il volto del cinquantunenne era diventato noto in tv dopo la partecipazione al programma di Alessandro Borghese in onda con grande successo su Sky Uno e Tv8. Madeddu infatti era uno dei concorrenti che ha partecipato alla seconda edizione dello spin off "Alessandro Borghese – 4 Ristoranti Estate" nel 2018. Più recentemente, però, nell'autunno dello scorso anno, Madeddu era apparso di nuovo su tv e giornali per un fatto di cronaca di cui era responsabile. Con una ruspa, la sera del 2 novembre 2020, aggredì i carabinieri che lo lo avevano fermato per un controllo distruggendo l'auto di servizio dei militari che però erano riusciti ad uscire e mettersi in salvo.
I carabinieri in precedenza gli avevano ritirato la patente perché aveva rifiutato l'alcoltest. Per l'atto Madeddu era stato già condannato lo scorso marzo a 6 anni e 8 mesi di reclusione per duplice tentato omicidio, danneggiamento e resistenza. Per il reato Madeddu era stato arrestato e aveva trascorso circa 5 mesi di custodia cautelare in carcere mentre dopo la condanna aveva ottenuto i domiciliari.