Francavilla, 3 arresti per l’omicidio del 19enne Paolo Stasi: la madre indagata per spaccio di droga
A più di sei mesi di distanza dal suo omicidio, c'è una svolta nelle indagini sulla morte del 19enne Paolo Stasi, ucciso con due colpi di pistola davanti casa a Francavilla Fontana. Questa mattina sono state eseguite due misure cautelari in carcere e una ai domiciliari nei confronti di altrettante persone, mentre altre due sono sottoposte ad obbligo di dimora. Tra gli arresti c'è un 18enne che all'epoca dei fatti aveva 17 anni.
Sarebbe stato proprio lui l'esecutore materiale dell'omicidio: lo avrebbe fatto scendere di casa con una scusa per poi sparargli a sangue freddo davanti al portone di casa, mentre il complice, un 21enne, lo attendeva a bordo di un'auto con la quale sono fuggiti. Il movente dell'uccisione di Stasi è riconducibile un debito di circa 5mila euro maturato a causa dell'attività di spaccio di sostanze stupefacenti.
I due sono stati tradotto in carcere. Le accuse nei loro confronti sono a vario titolo di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e futili motivi. Anche la madre di Stasi sarebbe indagata a piede libero per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L'avviso di garanzia è stato notificato all'alba dai carabinieri del Nucleo investigativo di Francavilla Fontana che hanno dato esecuzione alle altre 5 misure cautelari, emesse dai giudici per le indagini preliminari del Tribunale di Brindisi e per i minorenni di Lecce, nell'inchiesta condotta a quattro mani dai pubblici ministeri Giuseppe De Nozza e Paola Guglielmi con il procuratore Simona Filoni.
La madre di Stasi, Annunziata D'Errico, stando a quanto emerso dalle indagini sembra che la donna sarebbe coinvolta nell'attività di spaccio che avveniva all'interno dell'abitazione in cui viveva col figlio. L'omicidio di Stasi sarebbe maturato nell'ambito di queste attività illecite di spaccio di sostanza stupefacente. Nello specifico il giovane sarebbe stato ucciso per uno “sgarro” proprio a coloro che oggi sono indagati anche per spaccio e che a Francavilla avevano costituito una piccola ma remunerativa rete.
In casa di uno degli indagati inoltre i carabinieri hanno rinvenuto sia 8.960 euro che una pistola a gas, denaro diviso in mazzette da 1.000 euro e ritrovato perché nei messaggi ritrovati fra le chat intercorse fra Paolo Stasi e la madre Annunziata D’Errico si parlava della droga – marijuana- che ogni giorno quel ragazzo avrebbe ceduto loro a cadenza quasi giornaliera.