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Uccise un ladro sparandogli dal balcone di casa, tabaccaio condannato a 5 anni di carcere

Marcellino Franco Iachi Bonvin, il tabaccaio di Pavone Canavese  che il 7 giugno 2019 sparò contro i ladri che si erano introdotti nel suo negozio per commettere un furto uccidendone uno, è stato condannato a cinque anni per omicidio volontario.
A cura di Davide Falcioni
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Cinque anni di carcere. È la condanna che il Tribunale di Ivrea ha inflitto questa mattina a Marcellino Franco Iachi Bonvin, il tabaccaio di Pavone Canavese  che il 7 giugno 2019 sparò contro i ladri che si erano introdotti nel suo negozio per commettere un furto: ne uccise uno, Ion Stavila, 24enne originario della Moldavia.

Bonvin, 71 anni, é il gestore della tabaccheria Winner Point di via Torino a Pavone Canavese. Secondo l’accusa il commerciante, intorno alle 3 di notte, udì dei rumori nelle vicinanze del distributore automatico di tabacchi che si trovava accanto al negozio al piano terra (lui abita in un alloggio all’ultimo piano della stessa palazzina). Uscì e sparò a Stavila, che stava cercando di svaligiare la tabaccheria insieme a due complici, fuggiti e rintracciati in seguito.

Secondo il procuratore, Iachi Bonvin non si trovava in pericolo e avrebbe esploso i colpi dal balcone di casa verso i ladri che si trovavano in basso, molto lontani da lui. Per la difesa invece il colpo fu esploso in strada, nel momento in cui il ladro si stava avvicinando al commerciante: tesi che avrebbe fatto propendere per il colpo esploso per legittima difesa.

A Iachi Bonvin non è servito il sostegno ricevuto in questi anni dai residenti di Pavone e da politici come Matteo Salvini e Giorgia Meloni, che si erano schierati con il tabaccaio e hanno costruito pezzi importanti del loro consenso intorno allo slogan che "la difesa è sempre legittima". Così non è, evidentemente, e  stamattina il giudice del tribunale di Ivrea ha letto la sentenza di condanna contro il 71enne, che ha potuto comunque beneficiare di un forte "sconto" rispetto alla richiesta di condanna a 12 anni presentata dalla procura. Il tabaccaio è andato a processo con rito abbreviato per omicidio volontario dopo che, inizialmente, era stato accusato di omicidio colposo per eccesso di legittima difesa.

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