video suggerito
video suggerito
Omicidio di Alice Scagni a Genova

Uccise sorella, Alberto Scagni trasferito per la terza volta dopo i pestaggi: spostato nel carcere di Torino

Il 42enne a novembre era stato picchiato, sequestrato e ridotto in coma da due compagni di cella a Sanremo. Aveva già subito un’altra aggressione in precedenza a Genova. Su entrambe le vicende stanno indagando le autorità competenti.
A cura di Biagio Chiariello
97 CONDIVISIONI
Alberto e Alice al matrimonio di Alice
Alberto e Alice al matrimonio di Alice
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Alberto Scagni è stato trasferito al carcere di Torino. Il 42enne, che il primo maggio del 2022 uccise a coltellate la sorella Alice sotto la casa di lei, a Genova, era stato dimesso dall'Ospedale San Martino dopo il pestaggio subito lo scorso novembre da due detenuti nel carcere di Valle Armea, Sanremo, dove stava scontando la pena a 24 anni e sei mesi.

L'uomo era già stato picchiato una prima volta nel penitenziario di Genova a ottobre e per questo era stato trasferito a Sanremo. Qui era stato nuovamente pestato, praticamente un mese dopo: sequestrato in cella e massacrato, era arrivato in codice rosso in ospedale. Rimasto in coma per per settimane, si era ripreso solo a fine dicembre.

Sulla prima aggressione, la procura locale ha aperto un fascicolo per omissione di atti d'ufficio. I suoi avvocati, i legali Alberto Caselli Lapeschi e Mirko Bettoli, avevano chiesto alla direzione del carcere di poter accedere ai documenti interni su quanto accaduto e anche il nome del compagno di cella che aveva malmenato il loro assistito, ma senza mai ottenere risposta. L'inchiesta è a carico di ignoti ed è in mano al pubblico ministero Patrizia Petruzziello e all'aggiunto Vittorio Ranieri Miniati.

Nelle settimane successive, il Garante per i diritti dei detenuti Doriano Saracino aveva scritto alla Procura dando sicuramente un impulso all'indagine: "Mi sono limitato a segnalare che un detenuto voleva parlare con i magistrati a proposito di quella aggressione". L'obiettivo dell'indagine è fare luce anche su eventuali omissioni da parte della polizia penitenziaria.

Scagni è stato dunque spostato per la terza volta.

97 CONDIVISIONI
79 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views