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Uccise la ragazza 16 anni fa: ammazza ancora per la luce accesa in camera

Tragedia in una casa famiglia di Massa e Cozzile, in provincia di Pistoia: un 38enne già condannato a 24 anni per l’ omicidio della fidanzata, ha ucciso a colpi d’accetto il compagno di stanza. Motivo: una disputa sulla luce non spenta.
A cura di B. C.
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Ci sarebbe un banale litigio per una luce non spenta in camera alla base dell'orrendo delitto consumatosi questa notte in una casa famiglia a Massa e Cozzile, in provincia di Pistoia. Accusato del delitto è G.L., 38enne pistoiese, ospite di una casa famiglia, che avrebbe ammazzato il compagno di stanza, Massimo Tarabori, di Pescia, 55 anni, anch’egli in cura per disagi mentali. Il fatto è avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì e secondo le indiscrezioni l’assassino, ha continuato a colpire la vittima fino a quando il personale di sorveglianza lo ha fermato e ha avvertito polizia e carabinieri. La lite, poi finita nel sangue, sarebbe scoppiata poco dopo la mezzanotte, quando i due erano da poco rientrati nella camera dopo aver visto la tv. Sono in corso indagini della procura di Pistoia per stabilire la dinamica del delitto e sono in corso interrogatori. Secondo quanto trapelato, l'omicida nel 1998 aveva ucciso la fidanzata, una giovane 20 enne, a Pistoia, colpita con un bastone e finita con una trivella. All'uomo fu riconosciuta, in primo grado, la seminfermità mentale e venne condannato a 24 anni di carcere.

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