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Uccise la moglie in casa, Paolo Randaccio condannato a 12 anni: “Ha reagito all’ennesima aggressione”

Paolo Randaccio è stato condannato a 12 anni di reclusione per l’omicidio della moglie Angelica Salis nella loro abitazione di Quartucciu, a Cagliari, nel settembre 2021. La Corte d’assise di Cagliari ha riconosciuto al pensionato le attenuanti prevalenti rispetto alle aggravanti.
A cura di Antonio Palma
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Paolo Randaccio è stato condannato a dodici anni di carcere per l'omicidio della moglie Angelica Salis avvenuto nella loro abitazione di Quartucciu, nel Cagliaritano, al culmine di una violenta lite nel settembre 2021. È questa la sentenza di primo grado emessa oggi dalla Corte d’assise di Cagliari nei confronti del 70enne, riconoscendo al pensionato le attenuanti prevalenti rispetto alle aggravanti.

Una sentenza attesa quella del Tribunale di Cagliari dopo la richiesta della stessa Procura del capoluogo sardo che ha fatto seguito alla pronuncia della Corte Costituzionale. Il caso dell'uomo infatti era finito davanti alla Consulta che ha dovuto decidere se era applicabile la nuova norma del codice penale che impediva di applicare le attenuanti nei casi di omicidi compiuti su un familiare.

Angelica Salis (foto Facebook)
Angelica Salis (foto Facebook)

L'episodio risale al 9 settembre 2021, quando l'uomo, 67enne all'epoca dei fatti, al termine di una violenta lite domestica, assassinò la coniuge con diverse coltellate prima di chiamare i figli e le forze dell'ordine confessando subito il delitto. Dalle indagini e dal processo è emerso però che la donna soffriva di un disturbo bipolare da alcuni anni e nell’ultimo periodo era peggiorata tanto che l'uomo si era dovuto difendere da diverse aggressioni, come il lancio di piatti, e aveva subito anche minacce di morte.

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Nel valutare il delitto, sia la Procura sia la Corte d'assise di Cagliari hanno tenuto conto delle attenuanti generiche e di quella della "provocazione", considerando i comportamenti aggressivi della donna. Randaccio era esasperato dai continui comportamenti aggressivi della moglie quando ha agito. Secondo l'inchiesta, il giorno dell’omicidio la donna aveva di nuovo aggredito verbalmente il marito fino a minacciarlo con un coltello. L'uomo così ha evitato l'ergastolo.

Nel corso del processo, la difesa aveva chiesto il minimo della pena, 9 anni e 4 mesi, mentre l’accusa dodici ani e il Tribunale e ha accolto quest'ultima richiesta. “Leggeremo le motivazioni e valuteremo se impugnarla per chiedere una riduzione ulteriore della pena” ha spiegato il legale di Paolo Randaccio.

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