Uccise la moglie con una mazza da cricket a Salsomaggiore: condannato all’ergastolo, in aula ha chiesto scusa
È stato condannato all'ergastolo in primo grado con le accuse di omicidio aggravato dai futili motivi, dal rapporto coniugale e perché commesso in occasione dei maltrattamenti Lal Onkar, 69enne indiano, che il 28 novembre 2023 uccise la moglie 67enne Meena Kumari a colpi di mazza da cricket nella loro abitazione in via Trento a Salsomaggiore (Parma).
È quanto hanno deciso oggi i giudici cella Corte d'Assise del Tribunale di Parma la cui condanna ha superato anche la richiesta del pubblico ministero che voleva per Onkar 30 anni, considerando che la difesa aveva detto sì all'acquisizione di quasi tutti gli atti di indagine e l'imputato aveva dato ai quattro figli come risarcimento la casa di famiglia.
La difesa aveva chiesto l'assoluzione dall'omicidio e la derubricazione del reato come morte in conseguenza di lesioni dolose. Secondo l'accusa la vittima ha subito maltrattamenti e umiliazioni per anni. La brutale reazione dell'uomo, per gli inquirenti, è da ricondurre a un fatto apparentemente innocuo: quel giorno Meena avrebbe portato in casa alcune piante che avevano creato un po' di disordine e cioè avrebbe scatenato la furia del marito. Lal Onkar in aula ha rilasciato dichiarazioni spontanee e ha chiesto scusa per quanto commesso.
La vittima è deceduta per una lesione all'aorta toracica e gran parte del processo si è giocato sulle cause che l'hanno determinata. Una prima consulenza medico-legale, richiesta dall'accusa, la riteneva riconducibile a una caduta, il che avrebbe alleggerito la posizione dell'imputato, mentre una seconda perizia, sempre dell'accusa, ha indicato un violento colpo inferto quando la donna era a terra come motivo di rottura dell'aorta. Il marito, il giorno in cui si verificò il delitto, fu fermato da una carabiniera libera dal servizio.
"Io non ero in servizio – ha raccontato Noemi Schiraldi, militare che per prima ha cercato di salvare la 66enne – e ho sentito le urla della donna. L'ho vista riversa a terra nell'appartamento che aveva la porta semiaperta, così sono entrata per soccorrerla. Suo marito aveva una mazza di legno tra le mani e la stava colpendo, io mi sono qualificata, l'ho allontanato e l'ho costretto a lasciare la mazza. Lui ha eseguito ed è rimasto fermo ad aspettare l'arrivo dei miei colleghi. Io ho aspettato anche l'arrivo del 118 perché la donna era priva di sensi".