Uccise la figlioletta 12enne mentre dormiva: ergastolo per Roberto Russo
Roberto Russo, il 50enne che nel 2014 pugnalò a morte la figlioletta 12enne nel suo letto e tentò di uccidere anche la sorellina maggiore, è stato condannato all'ergastolo. Il verdetto è stato emesso dalla Corte d'Assise d'Appello di Catania alla presenza dell'imputato – che ha chiesto espressamente di non riprendere la lettura della sentenza – e della madre della vittime, l'ex moglie Giovanna Zizzo. I giudici hanno confermato la sentenza di primo grado che, riconoscendo Russo capace di intendere e di volere al momento dei fatti, lo condannava al carcere a vita.
Il massacro è avvenuto a San Giovanni la Punta, in provincia di Catania, il 21 agosto 2014. Roberto Russo si avventò sulla piccola Laura, 12 anni, che dormiva tranquillamente nel suo letto. Fu poi la volta della 14enne Marika, che avendo udito le urla riusci a difendersi, soprattutto grazie all'aiuto dei due fratelli maggiori che intervennero bloccando il Russo prima che riuscisse a uccidersi con lo stesso coltello. L'episodio ebbe un impatto devastante sui superstiti. Per settimane la piccola Marika non riuscì a chiudere occhio per il terrore, così come i suoi fratelli e la madre, Giovanna Zizzo. Proprio contro di lei era rivolta la folle vendetta del Russo, che uccidendo i figli mirava a punire la loro madre, come evidenziato dalla ricostruzione processuale.