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Uccise i suoceri e abbandonò i figlioletti in strada: ai suoi genitori negate le visite ai piccoli

I due gemellini di 3 anni di Fulvio Baule non potranno più vedere i nonni paterni. Lo ha stabilito la sezione minori della Corte d’appello del Tribunale di Sassari che hanno negato il diritto ai genitori di Fulvio Baule, l’uomo ora a processo per aver ucciso a colpi d’ascia i suoceri.
A cura di Antonio Palma
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Abbandonati in strada dal padre dopo l’efferato omicidio dei suoceri a colpi di ascia a Porto Torres, i due gemellini di 3 anni di Fulvio Baule non potranno più vedere nemmeno i nonni paterni. Lo ha stabilito la sezione minori della Corte d'appello del Tribunale di Sassari, che ha rigettato il ricorso presentato dai nonni dei due bambini e genitori del 41enne di Ploaghe ora a processo a Sassari per aver ucciso a colpi d'ascia i suoceri, Basilio Saladdino e Liliana Mancusa, riducendo in fin di vita la moglie, Ilaria Saladdino.

Ai due nonni era stato già negato ogni rapporto coi nipotini con una decisione emessa nel luglio scorso dal Tribunale dei minori di Sassari. Una sentenza contro la quale la coppia si era appellata chiedendo di poter vedere almeno saltuariamente i bimbi, affidati ora temporaneamente agli zii materni. Una istanza rigettata, però, anche dalla Corte d’appello sassarese che ha ritenuto infondato il reclamo contro la precedenza sentenza.

I giudici in pratica hanno confermato il decreto del Tribunale dei minori con cui non è stato riconosciuto ai nonni paterni dei due il diritto di conservare e consolidare un rapporto affettivo con i nipotini. La coppia aveva perso i contatti coi gemellini il giorno stesso della tragedia, nel febbraio dello scorso anno, e da allora non ha più avuto contatti con loro.

A pesare sulla decisione dei giudici i rapporti estremamente conflittuali fra le due famiglie dei genitori dei bimbi già prima del duplice omicidio. Una relazione già altamente conflittuale che si è esasperata ulteriormente dopo quanto accaduto la sera del 26 febbraio del 2022.

Quel giorno, l’uomo, dopo l’ennesima lite in strada con la moglie da cui si stava separando e i suoceri, davanti al palazzo dove lei abitava con i genitori a Porto Torres, prese un'ascia dal portabagagli della sua auto e colpì alla testa prima il suocero, uccidendolo sul colpo, poi la moglie e infine la suocera. Liliana Mancusa morì in ospedale dopo un mese di coma mentre la figlia Ilaria Saladdino si è salvata dopo le cure dei medici.

L'uomo subito dopo scappò, lasciando in strada i due figli gemelli che all’epoca avevano solo un anno e mezzo e che erano in auto durante la strage,  infine si costituì ai carabinieri. Apparso in aula nel settembre scorso, ha detto di aver perso la testa.  “Ho perso la testa perché mio suocero mi ha parlato male e mi è saltato addosso” ha raccontato Fulvio Baule ai giudici della Corte d'assise di Sassari.

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