Uccisa in casa con la figlia dal compagno: “Renata diceva che Salvatore era cattivo, aveva paura”
Sono stati i carabinieri e i vigili del fuoco entrati nella loro villetta di Cavazzona di Castelfranco (Modena) intorno a mezzogiorno a trovarle. Per Gabriela Trandafir e la figlia Renata non c'era più nulla da fare. I sanitari non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. La figlia della donna, 22enne, era nata da una precedente relazione. A sparare alle due donne sarebbe stato un uomo, Salvatore Montefusco, imprenditore edile, attuale marito della 47enne.
Oggi ci sarebbe dovuta essere la sentenza di separazione della coppia. E Renata era spaventata. A raccontarlo è la stessa amica con cui ieri era andata a Cattolica. "Diceva che lui era capace di tutto – dice tra le lacrime la ragazza fuori dal cancello della villetta teatro della tragedia -. Era terrorizzata". Il movente su cui stanno lavorando i carabinieri sarebbe quindi quello della crisi coniugale. Nella famiglia c'è anche un ragazzo minorenne. La 22enne oggi aveva un colloquio di lavoro, invece è stata uccisa. A dare l'allarme, oltre all'uomo fermato poi in caserma, anche alcuni vicini, che potrebbero aver udito gli spari. I carabinieri e la Scientifica sono ancora su posto innanzitutto per ricostruirne la dinamica del duplice femminicidio.