Uccisa dal marito davanti ai figli a Pesaro: cosa è successo la notte del femminicidio di Ana Cristina Duarte
Pochi giorni fa, il 2 settembre scorso, Ezio Di Levrano, 53 anni, aveva denunciato la moglie Ana Cristina Duarte Correia, 38, ai Carabinieri per abbandono del tetto coniugale. Il tetto sotto il quale la donna era costretta a subire continue violenze e maltrattamenti, spesso davanti agli occhi dei tre figli di 6, 12 e 14.
Gli stessi figli che la notte tra sabato 7 e domenica 8 settembre hanno dovuto assistere al femminicidio della madre. Il fatto è accaduto a Colli al Metauro, nel Pesarese, dove la coppia abitava. L'uomo, originario di Brindisi e di professione autista, ha colpito la donna con diverse coltellate.
La 38enne di origini brasiliane da qualche tempo si era allontanata di casa e ai militari che l'avevano raggiunta dopo la denuncia del marito aveva raccontato l'inferno in cui viveva. Non aveva sporto denuncia ma era stato ugualmente attivato il Codice Rosso.
La lite con il marito e le coltellate all'addome
Secondo quanto è stato ricostruito dagli inquirenti, la notte in cui è avvenuto il femminicidio la donna era rientrata a casa senza avvertire le forze dell'ordine. È probabile che lo abbia fatto per rivedere i bambini ma non è ancora chiaro il motivo della visita. A quel punto sarebbe scattata la lite con il marito.
Il 53enne non ha esitato a tirare fuori un coltello a serramanico e l'ha colpita più volte all'addome. A dare l'allarme è stata una vicina di casa, dove aver sentito le grida provenire dall'abitazione in cui vivevano la 38enne e il 53enne.
I soccorsi sono subito intervenuti e la donna era ancora viva all'arrivo dei sanitari. Nonostante la tempestività dell'eliambulanza, la 38enne è morta prima di arrivare all'ospedale di Torrette di Ancona a causa delle ferite inferte.
L'intervento dei figli e la breve fuga del 53enne
Subito dopo aver colpito la donna, il marito è scappato e ha cercato di far perdere le sue tracce. Il 53enne ha lasciato i tre bambini, terrorizzati, insieme alla madre gravemente ferita. Il più grande, di 14 anni, è uscito di casa per chiedere aiuto. In casa sono rimasti la 13enne, che ha tentato di tamponare le ferite alla madre fino all’arrivo dei sanitari, e il fratellino di 6 anni.
Dopo essere stati ospitati prima dai vicini e poi dai nonni paterni, i tre minori sono stati affidati a una struttura d'accoglienza. I Carabinieri della compagnia di Fano si sono mobilitati con diversi equipaggi e hanno iniziato la caccia all'uomo circoscrivendo l'area attorno alla villetta in cui è avvenuto il femminicidio.
Prima dell'alba l'uomo è stato trovato ed è stato arrestato con l'accusa di omicidio volontario aggravato. Si era nascosto in un terreno vicino. I militari hanno trovato l'arma con la quale ha inferto le coltellate.
Si attende l'udienza di convalida dell'arresto
I militari della squadra rilievi scientifici del Reparto Operativo Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Pesaro e Urbino hanno eseguito tutti i rilievi del caso all'interno dell'abitazione, repertato materiale e riscontrato elementi utili per le indagini. La casa è stata poi sottoposta a sequestro. Il 53enne è stato rinchiuso nella Casa Circondariale "Villa Fastiggi" di Pesaro.