Uccisa a colpi di mazza da baseball a Salsomaggiore Terme: fermato il marito
Femminicidio a Salsomaggiore, in provincia di Parma. Secondo quanto si apprende, una donna di 66 anni, Meena Kumari, è stata uccisa a colpi di mazza da baseball questa mattina intorno alle 9.30 in un appartamento nel centro della cittadina. La vittima, che sarebbe di nazionalità indiana, è stata aggredita dal marito 58enne, un connazionale. L'avrebbe colpita più volte al corpo e alla testa.
Secondo una prima ricostruzione, l'uomo avrebbe aggredito la donna in casa, di fronte anche ad alcuni familiari, e la donna, nel disperato tentativo di salvarsi, sarebbe poi scesa in strada per chiedere aiuto. L'uomo l'avrebbe però raggiunta e continuato a colpirla sino a ucciderla. A dare l’allarme è stata una giovane donna carabiniere, non in servizio, richiamata dalle urla e dalle richieste di aiuto della vittima. La militare è intervenuta da sola e ha fermato l'aggressore, poi è stata raggiunta da una pattuglia del nucleo radiomobile di Salsomaggiore, ha arrestato l'uomo della vittima.
Soccorsa dal 118, la 57enne è morta nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Maggiore dopo il pestaggio avvenuto nella sua casa di via Trento e poi in strada. L'uomo è stato fermato dai carabinieri e al momento si trova in caserma a disposizione dell'autorità giudiziaria.
Sul posto, insieme agli uomini dell'Arma, stanno operando anche il Nucleo investigativo per i rilievi del caso e avere maggiori dettagli sulla dinamica e il movente del femminicidio. L'indagine è coordinata dalla sostituto procuratrice della Procura di Parma Silvia Zannini.
Il sindaco di Salsomaggiore: "Pagine triste per la nostra città, fatto gravissimo"
"Oggi per Salsomaggiore si scrive una pagina triste. Quello che è accaduto questa mattina in via Trento è un fatto gravissimo: nonostante si continui a ripetere che ‘non deve più succedere' puntualmente ci troviamo di fronte sempre allo stesso copione", ha scritto sui social Luca Musile Tanzi, sindaco di Salsomaggiore Terme.
"La violenza domestica è un male intollerabile che non dovrebbe mai trovare spazio nelle nostre vite. Come società dobbiamo impegnarci a combattere contro qualsiasi forma di violenza e lavorare insieme per creare un ambiente sicuro per tutti. Questo tragico evento ci ricorda l'importanza di essere vigili, di intervenire quando vediamo segnali di pericolo e di promuovere una cultura della vita e del rispetto. Voglio ringraziare il carabiniere che, per prima, ha cercato di fermare la violenza del marito della vittima: un'azione coraggiosa che, purtroppo, non è bastava a salvare la vita alla donna. Auspichiamo che giustizia sia fatta e che chi è responsabile di questo atto sia tenuto a rispondere delle proprie azioni di fronte alla legge", aggiunge il primo cittadino.