Uccisa a 17 anni, dopo il delitto Morreale ha messo in ordine la sua stanza
Dopo l'omicidio di Roberta ha messo in ordine la sua cameretta. Per il gip si tratta della "rappresentazione plastica della precisa volontà d'inquinamento delle prove”. “La camera – scrive il gip nel decreto con cui ha disposto il carcere per Pietro Morreale – è ordinata perfettamente, nessun oggetto è fuori posto, il letto è rifatto, non ci sono abiti o altro, la scrivania sembra non essere mai stata utilizzata”.
"Tutto ciò – conclude il giudice – contrasta con lo stato di turbamento emotivo e con l’inevitabile trambusto della rivelazione ai genitori di quella verità che essi hanno detto essergli rivelata dal figlio. “Lo choc emotivo che doveva presumibilmente coinvolgere l’intero nucleo familiare – osserva – è difficilmente conciliabile con il pensiero di rigovernare con incredibile cura la cameretta di Pietro”, dice il gip. Anche i familiari del ragazzo, inoltre, sarebbero “incorsi in contraddizioni”.
Sempre di più, sullo sfondo del delitto, si delinea l'ombra dei maltrattamenti. Molti amici della coppia hanno infatti raccontato che Roberta si lamentava di essere stata picchiata dal fidanzato. Tra questi c'era Michael F., che aveva proposto a Roberta d'intervenire per difenderla, ma lei aveva preferito non incontrarlo più, perché "aveva paura del fidanzato".
Secondo la ricostruzione emersa dalle parole del gip, prima di uccidere la fidanzata il 19enne avrebbe tentato un approccio sessuale. Morreale si è presentato in caserma domenica mattina e ha fatto ritrovare il corpo della diciassettenne, negando, però, di averla uccisa. Secondo la versione fornita dal 19enne Roberta si sarebbe data fuoco e gettata nel dirupo in cui il suo corpo è stato trovato.