Uccide padre par difendere la madre, l’autopsia: “Almeno quattro coltellate alla schiena”

Colpito con almeno quattro coltellate alla schiena di cui una fatale, sono i primissimi risultati dell’autopsia sul corpo di Simeun Panic, il muratore di 46 anni ucciso dal figlio Bojan in casa a Mezzolombardo, in provincia di Trento nella notte tra giovedì e venerdì. Si tratterebbe di lesioni compatibili con il racconto del 19enne che ha spiegato di aver agito di istinto per salvare la madre, che sarebbe stata vittima di abusi per lungo tempo.
Le ferite sul corpo dell’uomo infatti sarebbero compatibili con l’arma indicata dal giovane, un coltellino a serramanico, poi rinvenuto e sequestrato dagli investigatori in casa a poche ore dall'omicidio. Bojan Panic infatti aveva subito raccontano di essere andato a dormire con il coltellino nascosto per paure delle violenze del padre e di averlo impugnato quando ha sentito le urla della madre.
Maggiori certezze arriveranno solo con la deposizione della perizia medico legale condotta all’Istituto di medicina legale dell’università di Verona, per la quale però gli incaricati dalla Procura hanno chiesto due mesi. La relazione finale infatti comprenderà anche altre analisi a partire dagli esami tossicologici.
Altri dettagli utili ai fini investigativi potrebbero arrivare dall'interrogatorio di garanzia del giovane in programma mercoledì 9 aprile ma, secondo l’avvocato del 19enne, è probabile che il giovane si avvalga della facoltà di non rispondere davanti al Gip in questa prima fase, in quanto ancora sconvolto per l’accaduto.
“L’ho visto nella semioscurità piegato sulla mamma che urlava e l’ho colpito, volevo difenderla”, aveva raccontato il ragazzo ai carabinieri nell’immediatezza dei fatti. Nonostante l’accusa di omicidio aggravato, per ora resta a piede libero perché per il giudice non sussiste la necessità delle misure cautelari.
Una decisione sulla quale ha pesato il quadro delle violenze in famiglia accertato dalla Procura. Madre e figlio hanno raccontato che Simeun Panic è tornato a casa ubriaco e ha aggredito la donna e che per paura, la sera dell’omicidio, la donna aveva scaricato un’applicazione salvavita per smartphone.