Uccide la moglie 64enne con una pistola e poi si toglie la vita a Bologna: la donna era malata da tempo
Un uomo di 71 anni ha ucciso la moglie 64enne sparandole con una pistola e poi si è tolto la vita con la stessa arma. Il tutto sarebbe accaduto ad Altedo (Bologna). Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, il femminicidio-suicidio sarebbe avvenuto in casa intorno e intorno alle 7.30 del mattino, i militari hanno rinvenuto i due cadaveri.
A lanciare l'allarme sarebbe stata l'infermiera che assisteva la 64enne, malata ormai da tempo. Luciano Baraldi, così si chiamava l'uomo che ha premuto il grilletto contro la moglie, avrebbe fatto ritrovare un biglietto di addio scritto al plurale. La 64enne uccisa si chiamava Marina Bassoli e viveva con il coniuge in un appartamento di via Franchini.
Il biglietto di addio sarebbe stato trovato accanto ai corpi dei due coniugi, distesi entrambi sul divano. La pistola usata per l'omicidio-suicidio era regolarmente detenuta. Nella breve lettera trovata dalle forze dell'ordine sarebbero stati riportati i motivi alla base del delitto. Una conseguenza, spiegava il 71enne, delle "gravi difficoltà che entrambi stavano attraversando". I vicini di casa della coppia hanno descritto il 71enne come un uomo "stanco e molto provato".
Le forze dell'ordine sono intervenute sul luogo del delitto per effettuare tutti i rilievi del caso e per ascoltare le testimonianze dell'infermiera a domicilio, che per prima ha lanciato l'allarme quando il 71enne non le ha aperto la porta di casa, e dei vicini. Durante il sopralluogo, i militari hanno trovato il biglietto di addio, acquisito come prova per le indagini del caso.
I vicini di casa, così come l'infermiera che accudiva la 64enne, hanno confermato la stanchezza espressa dall'uomo anche nella missiva e il generale malumore della coppia dovuto principalmente ai problemi di salute della vittima, Maria Bassoli.
