Omicidio a Brindisi, un amico di Mirco De Milito dopo la tragedia: “Era in un periodo difficile”
L’ennesimo dramma familiare si è consumato nel pomeriggio di ieri a Latiano, nel Brindisino, dove un giovane ha prima ucciso la madre e ferito il padre e poi si è tolto la vita. Tutto sarebbe accaduto, stando a una prima ricostruzione, in seguito a un litigio in famiglia.
La dinamica dell'omicidio suicidio a Brindisi
Il giovane omicida-suicida si chiamava Mirco De Milito, aveva 32 anni. Prima avrebbe ucciso la madre Giuseppina Lamarina – che era allettata – e poi ferito il padre, che è riuscito a chiedere aiuto.
A quanto emerso l’uomo, dopo aver visto che la moglie era stata uccisa, ha capito che il figlio aveva intenzione di suicidarsi e avrebbe ingaggiato una colluttazione con lui nel tentativo di fermarlo, ma non c'è riuscito. Così Coltrino De Milito, 56 anni, si sarebbe ferito. Il ragazzo si è suicidato lanciandosi dal terrazzo dello stabile dove vivevano.
Si indaga sul movente
Gli investigatori in queste ore stanno cercando di individuare il movente dell'omicidio-suicidio, anche acquisendo alcune testimonianze. Del giovane per il momento si sa che lavorava a Brindisi all'interno dello stabilimento G.E. Avio Aereo. In seguito alla tragedia familiare, sono state sospese alcune iniziative programmate per oggi nell'azienda per celebrare alcuni risultati raggiunti, anche con il contributo del 32enne di Latiano.
Ma intanto a dire qualcosa di più del ragazzo è un suo amico, che lo descrive come una brava persona in un momento difficile della sua vita. "Era un grande lavoratore – il racconto dell'amico affidato ai quotidiani -. Davvero un bravo ragazzo, che però viveva un periodo difficile della sua vita. Non aveva cattive frequentazioni o vizi. Forse stava vivendo uno stato depressivo in quest'ultimo periodo", sembrerebbe legato anche a recenti accertamenti clinici.
Ieri, in seguito all’omicidio-suicidio, sul posto nel Brindisino sono intervenuti i carabinieri della compagnia di San Vito dei Normanni. La casa in via Errico, dove si è consumato il dramma, è stata sequestrata e i militari stanno eseguendo una serie di rilievi per ricostruire con esattezza l'accaduto. L’accetta usata dall’uomo per colpire i genitori è stata trovata per strada.
Il padre è stato dimesso dopo gli accertamenti
Il padre 32enne è stato dimesso dopo un periodo di osservazione al pronto soccorso del Perrino di Brindisi. Anche lui nelle prossime ore sarà ascoltato dai militari della compagnia di San Vito dei Normanni per cercare di ricostruire l'accaduto. Le salme di madre e figlio al momento sono a disposizione dell'autorità giudiziaria che dovrà decidere se eseguire ulteriori accertamenti.
“La comunità è sconvolta – dice il sindaco di Latiano, Cosimo Maiorano – qui ci conosciamo tutti. Si tratta di gente semplice. Piangiamo due concittadini. Davanti a questi drammi bisogna solo stringersi al dolore dei familiari e restare in silenzio”.