Uccide la figlia di 10 mesi e tenta di togliersi la vita a Nole: la 34enne aveva appuntamento dallo psicologo
Soffriva di depressione post parto la 34enne che a Nole (Torino)avrebbe affogato la figlioletta di 10 mesi nella vasca da bagno di casa prima di tentare il suicidio. A trovare la piccola senza vita e la madre ferita sarebbe stato il compagno Antonio che ha poi lanciato l'allarme. La 34enne è stata operata al collo per le ferite che si era inferta con un coltello da cucina, mentre per la piccola non vi è stato nulla da fare.
Lei 34 anni e lui 36, per molto tempo avevano desiderato un figlio. Poi però, la donna aveva iniziato a soffrire di depressione post parto e aveva chiesto l'aiuto di uno psicologo. Proprio nel pomeriggio di oggi, venerdì 22 novembre, la 34enne avrebbe dovuto incontrare il suo terapeuta. La donna avrebbe commesso il delitto in un momento di assenza del partner, entrato in casa da una finestra. In casa il 36enne ha trovato una serie di bigliettini scritti dalla compagna prima di uccidere la figlioletta e di tentare di togliersi la vita.
Secondo quanto finora ricostruito, la donna era in cura per la depressione da circa un anno e aveva manifestato problemi psicologici dai primi mesi di gravidanza. La notizia ha sconvolto l'intera Nole, paese di 6mila anime dove la 34enne e il suo compagno sono molto conosciuti e apprezzati.
I vicini di casa raccontano di una famiglia tranquilla dedita a lunghe passeggiate con il loro cagnolino. Sul posto è accorsa anche la mamma della 34enne, rimasta vedova ormai anni fa. La donna è arrivata sul posto quando la figlia era già stata ricoverata in ospedale, dove è in prognosi riservata dopo essere stata sottoposta a operazione chirurgica per le ferite al collo provocate dal coltello da cucina usato dalla 34enne per farsi del male.
Sconvolta l'intera comunità di Nole, come conferma il sindaco Simone Bertino, arrivato sul luogo della tragedia nel primo pomeriggio.