Uccide la ex moglie a coltellate, Franco Panariello era già a processo per maltrattamenti in famiglia
Era già a processo per maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate Franco Panariello, l’uomo che la notte scorsa è entrato in casa della ex moglie Concetta Maruocco e l’ha uccisa a coltellate a Cerreto d'Esi, in provincia di Ancona. Un elemento che potrebbe essere fondamentale per confermare la premeditazione dell’efferato gesto, messo in atto alla presenza della figlia minorenne della coppia che dormiva nella stessa casa.
Il 55enne residente a Cancelli di Fabriano era accusato di continue violenze fisiche sulla moglie, dalla quale si stava separando, e anche sulla figlia minorenne. Secondo l’accusa, l’operaio metalmeccanico per mesi avrebbe sottoposto la vittima a violenze fisiche e verbali e per questo era stato denunciato dalla moglie.
Offese continue, scatti d'ira, botte e atteggiamenti violenti sarebbero andati avanti per diversi anni in casa, secondo quanto aveva raccontato Concetta, e per questo l’uomo era già sotto stato sottoposto alla restrizione del braccialetto elettronico e ora era sotto processo al Tribunale di Ancona.
Un aspetto che potrebbe essere direttamente collegato ai drammatici fatti di questa notte perché, secondo quanto rivela Repubblica, ai carabinieri che lo hanno arrestato ha spiegato che questa notte è andato a casa della ex “per chiarire alcune accuse ingiuste".
La coppia, originaria di Torre del Greco, nel Napoletano, ma residente da tempo nelle Marche, aveva avuto tre figli ma, secondo la donna, per anni Panariello l’aveva sottoposta a violenze. Per questo aveva deciso di lasciarlo e la coppia viveva separata da tempo.
Secondo quanto ricostruito finora, il 55enne venerdì sera sarebbe andato al pronto soccorso per un malore. Dopo essere stato dimesso, in nottata, si è diretto verso l'abitazione della ex moglie e sarebbe entrato con un mazzo di chiavi rimasto in suo possesso. Dopo aver svegliato la ex e aver scatenato una lite, ha accoltellato Concetta Maruocco sferrandole circa 15 fendenti.
Infine avrebbe detto alla figlia minorenne di chiamare i carabinieri. Arrestato, Panariello è stato trasferito nel carcere di Montacuto ad Ancona con l’accusa di omicidio volontario aggravato dal rapporto di parentela e dalla premeditazione.