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Uccide i genitori a Torino, i vicini: “Da quando l’avevano picchiato non era più uscito di casa”

Daniele Ferrero, 30 anni, viene fermato poco dopo mezzanotte vicino al capolinea della metropolitana di Torino, con la maglia e le mani imbrattate di sangue. Ai carabinieri confessa immediatamente di aver ucciso i suoi genitori, Pierfrancesco Ferrero, 69 anni, e Marina Valetti, 60 anni, con 8 coltelli da cucina ritrovati in casa. Il giovane viveva segregato in casa da oltre un anno, dopo aver subito la rapina della sua motocicletta ed essere stato picchiato.
A cura di Gianluca Orrù
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Disoccupato, solitario, da quasi 2 anni segregato in casa e adesso omicida reo confesso. Che Daniele Ferrero avesse dei problemi di tipo psichiatrico lo sapevano anche gli abitanti del suo paese d'origine, Baldissero Torinese, un comune collinare poco sotto la Basilica di Superga.

È stato rintracciato intorno alla mezzanotte di ieri, 13 luglio 2020, a Collegno, vicino alla stazione capolinea della metropolitana di Torino, da una pattuglia della compagnia di Rivoli. L'uomo è stato ritrovato in stato confusionale e atteggiamento sospetto, con mani e vestiti sporchi di sangue. Ai carabinieri ha dichiarato subito di aver ammazzato i genitori.

Dopo avere reso piena confessione davanti all’autorità, i carabinieri si sono precipitati nell'ammezzato di via Biscarra 7, in zona Mirafiori, dove hanno ritrovato i corpi dei genitori di Daniele, Pierfrancesco Ferrero, 69 anni, e la moglie Marina Valetti, 60 anni, residenti a Baldissero Torinese.

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“Conoscevo i genitori – racconta Rebecca Floris, una vicina di casa – soprattutto Pierfrancesco. Un uomo buono, amante dei cani. Parlavamo spesso perchè anche io ho un cane. Mi raccontava della sua preoccupazione per il figlio, che era da un po' che non usciva di casa”.

“L'ho visto un paio di volte – racconta Rebecca riferendosi all'assassino – con la sua moto, una Kawasaki Ninja, poi più niente. So che da quando l'avevano picchiato e rapinato della motocicletta non era più voluto uscire di casa, si era segregato. I suoi venivano tutti i giorni per la spesa e le pulizie”.

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“Dal racconto del sindaco di Baldissero sono emersi particolari riguardanti lo stato di salute psicologica di Daniele Ferrero: "In paese – racconta Bruno Todesco – si sapeva che il ragazzo aveva qualche problema. La famiglia, persone perbene, è residente qui dal 1983 e hanno altri due figli, Federico e Davide, di 26 e 24 anni. Sappiamo che il ragazzo era andato a vivere a Torino nel 2010”.

“Abbiamo verificato il racconto del ragazzo”, ci racconta il Capitano dei Carabinieri della Compagnia di Rivoli Giovanni Piscopo “così siamo andati a Mirafiori e abbiamo trovato i corpi riversi a terra nel sangue. Ci sono delle indagini in corso, non ci sono altri indagati e apparentemente i due sono stati accoltellati a morte dopo un litigio per futili motivi, abbiamo sequestrato anche 8 coltelli da cucina che sono stati utilizzati tutti e 8 per il duplice omicidio”.

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Secondo il racconto dell'assassino, l’omicida è rimasto qualche ora in casa con i corpi dei genitori, come per vegliarli, poi intorno alle 17 è stato visto dai vicini di casa uscire per salire sulla macchina della madre, con la quale i genitori erano andati a trovarlo.

"E’ ancora da accertare se ha veramente dei problemi psichiatrici" spiega il Capitano Piscopo.

Il gip dovrebbe andare a convalidare il fermo disposto dal pubblico ministero e poi confermerà una custodia in carcere.

"Non ho ancora parlato con i due figli più giovani – conclude il Sindaco di Baldissero Todesco – e dovrò trovare le forze per farlo. Non sono in città al momento. E' una tragedia".

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