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Uccide figlia di 10 mesi e tenta suicidio a Nole, sui biglietti scriveva: “Vivere così non ha più senso”

Sui biglietti di addio scritti prima di uccidere la figlioletta di 10 mesi e tentare il suicidio, la mamma 34enne di Nole scriveva di “non riuscire più a vivere con la depressione post partum”. La donna è in arresto per omicidio ma è attualmente ricoverata al Molinette di Torino dopo che ha cercato di togliersi la vita con un coltello da cucina.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Sarebbe per il momento ancora ricoverata all'ospedale Molinette di Torino la 34enne che nella serata di venerdì 22 novembre ha tentato il suicidio dopo aver affogato nella vasca da bagno la figlioletta di 10 mesi. La donna è in arresto per omicidio, ma al momento resta ricoverata in reparto dove è stata operata alla gola.

La 34enne ha provato a togliersi la vita con un coltello da cucina dopo aver assassinato la figlioletta e a trovare i due corpi in casa è stato il papà della piccola, entrato dalla finestra quando si è accorto che alla porta non rispondeva nessuno. I familiari della giovane mamma facevano i turni per non lasciarla da sola da quando aveva manifestato i primi sintomi della depressione post partum, già evidente nei primi mesi di gravidanza. Nella giornata di venerdì avrebbe dovuto vedere il suo psicologo, invece ha saltato l'appuntamento.

Sui biglietti ritrovati in casa, la 34enne scriveva: "Non ce la faccio più, questa depressione mi sta uccidendo. Vivere così non ha più senso". Il marito della donna ha raccontato che entrambi avevano desiderato a lungo quel figlio dopo 18 anni insieme. Il medico di famiglia ha spiegato che la 34enne ha agito sull'onda della depressione e che in realtà si tratta di "una bravissima persona". "Non avevamo dubbi – ha sottolineato ai microfoni Rai -. Quando lo abbiamo capito, abbiamo attivato tutta la rete del sistema sanitario. Io come medico, la psichiatra e la psicologa. Era in terapia. Cosa avrebbe dovuto fare più di così?".

Eppure, rimasta sola con la bimba, la 34enne ha scritto il biglietto, affogato la piccola e poi tentato di togliersi la vita. Prima di compiere il gesto, potrebbe aver ingerito degli psicofarmaci. Secondo quanto ricostruito, il marito 36enne l'avrebbe trovata ferita sul letto e in stato confusionale.

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