Alla fine vincono. E quando a vincere è un bambino e quando l'avversario è il male più feroce del mondo in fondo ti viene voglia di accendere il cuore anche se è una bambina che non hai mai visto, che non sapevi nemmeno che esistesse, che sta dall'altra parte del mondo e che a vederla, anche solo in foto, ti verrebbe voglia di farne un manifesto perché senza speranza, si sa, è tutto molto più buio. Devono avere pensato più o meno lo stesso anche i responsabili dell'ospedale pediatrico di Atlanta che, nel loro profilo Facebook, hanno deciso di pubblicare la foto di Anna Grace, una bambina di appena tre anni, che festeggia con le braccia alzate come se fosse appesa (così verticale come riescono solo i bambini) mentre festeggia il suo primo anno completamente libera dal cancro.
Non aveva nemmeno due anni Anna Grace quando le venne diagnosticato un neuroblastoma, un tumore molto raro che interessa i reni. Ad aggiungere complicazioni ci fu anche la scoperta da parte della famiglia di una malattia neurologica rara nota come sindrome opsoclono-mioclonomo (OMS), più comunemente conosciuta come "sindrome degli occhi ballerini". In sole due settimane Anna Grace non era più nemmeno in grado di camminare: oggi, quasi un anno dopo, Anna è libera dal cancro e non ha più sintomi di OMS.
Sorride, Anna, festeggiando di fianco ai palloncini che vorrebbe raggiungere e con il sorriso pulito che hanno i salvati. "La mia bimba è benedetta, grazie mille!" ha scritto la madre di Anna, Cody Wheelus, "il personale dell'ospedale è stato fantastico". Di fianco a Anna, in questo anno difficile, c'è stato anche il suo fratello maggiore che non ha mai smesso di sostenerla: "un eroe", racconta la madre.
E così alla fine quella foto, che come tutte le foto spesso ha dietro migliaia di pagine di vita vissuta, improvvisamente diventa virale. Dice qualcuno che siano le banali regole dei social e della rete, come se fosse disdicevole spandere bene per innaffiare la speranza. Di certo quella risata bambina è una notizia, piccola piccola, di bambini che già così piccoli hanno vinto battaglie enormi e quanto ne abbiamo bisogno, di belle storie, da tenere in tasca durante il giorno.