video suggerito
video suggerito

Tutti i ricorsi contro il concorso per insegnanti

Fioccano le proteste contro il concorsone per la scuola voluto dal Ministro Profumo: meccanismo ingiusto e fonte di disparità, sono le critiche principali. Dopo i ricorsi al Tar del Lazio da parte di Codacons e Associazione sindacale diritti della scuola, arriva anche l’Anief che dice “no” ad un eventuale concorso per il 2013 per tutti gli abilitati dai TFA.
A cura di Biagio Chiariello
64 CONDIVISIONI
concorso a cattedre

Il bando del concorso per la scuola che dovrebbe dare lavoro a quasi 12mila insegnanti nei prossimi due anni è stato pubblicato ormai da una settimana. Da allora se n'è parlato solo in riferimento alle polemiche innescate da tutta una serie di motivi legati alla procedura concorsuale: le prove, l’addio alle graduatorie e, sopratutto, l’accessibilità: non è un concorso per giovani, gridano sindacati ed aspiranti prof. E così in tantissimi hanno deciso di ricorrere alla giustizia per quello che ritengono un trattamento ingiusto. Il primo ricorso è stato quello dell’Anief, il sindacato dei precarie e dei ricercatori, che in 8 punti ha elencato tutti i difetti del bando (ma la lista potrebbe anche continuare). «Non possiamo accettare che il concorso a cattedra escluda tutti i laureati dell'ultimo decennio (esclusi coloro che si sono laureati dopo il 2003) e i docenti già di ruolo: si tratta di esclusioni clamorose, di cui il ministero dell'Istruzione dovrà dare spiegazione in tribunale». Questa è la critica principale formulata dal sindacato

Sulla scia dell'Anief, sono arrivati i ricorsi al Tar del Lazio da parte di Codacons e Associazione sindacale diritti della scuola, che difendono gli interessi di 800 docenti non laureati, ingiustamente esclusi dal concorsone fortemente voluto dal Miur. In tale ottica, oggi in Abruzzo parte la raccolta di adesioni al ricorso collettivo da parte degli insegnanti esclusi residenti in regione.

Ecco le motivazioni del Codacons:

L'iniziativa legale mira a far annullare i limiti previsti dal Bando di concorso, evidentemente illegittimi e frutto di eccesso di potere. Il Ministero dell'Istruzione, infatti, ha elaborato un meccanismo ingiusto, fonte di disparità di trattamento e contraddittorio rispetto alla ratio che l'impianto normativo di accesso al pubblico impiego e all'insegnamento ha perseguito negli anni, che come noto presuppone il requisito generale del conseguimento della laurea in relazione alle diverse specificità delle diverse categorie di insegnamento».

Obiettivo del Codacons è «far annullare i limiti previsti dal Bando di concorso, evidentemente illegittimi e frutto di eccesso di potere». Del resto l'associazione dei consumatori parla di un vera e propria violazione di articoli costituzionali (art. 3 e 97), perché «si disattende il principio della imparzialità e non disparità di trattamento della pubblica amministrazione e quello di buona amministrazione e di uguaglianza, non essendo in alcun modo giustificabile la scelta operata dal legislatore nel senso di sistemare soltanto una categoria di laureati».

Il Ministro Profumo intanto comunica l'intenzione di indire un concorso anche per il 2013 con l'obiettivo di andare incontro a tutti gli studenti abilitati all'insegnamento grazie ai TFA, che dovrebbe concludersi in primavera. Il nuovo concorsone arriverebbe a seguito dell'approvazione di un nuovo regolamento per l’accesso alla professione di docente nella scuola pubblica. L'iniziativa però non piace all'Anief: «Un concorso a cattedra anche nel 2013? Si tratterebbe di una disfatta». Ad affermarlo in una nota il presidente del sindacato, Marcello Pacifico, che fa notare che la proposta di Profumo va contro la legge:

Come previsto dal comma 416 della L. 244/2007, il concorso a cattedre deve essere bandito ogni tre anni: mentre anticipando di un anno questa periodicità o modificando quanto previsto dal Testo unico, la Legge 297/1994, modificata dalla 124/99, si vuole far credere all'opinione pubblica che con queste mosse geniali si risolveranno i problemi del reclutamento scolastico. Il vero problema è che Profumo si è dimenticato delle graduatorie ad esaurimento e dei suoi 200mila ‘inquilini' precari, già tutti abilitati e vincitori di concorso".

L'Anief è consapevole del fatto che il nuovo concorsone servirebbe a tutti i partecipanti del discusso Tirocinio Formativo Attivo, ma sostiene che comunque «non servirà: grazie al ricorso del nostro sindacato, infatti, tutti i laureati potranno comunque partecipare al concorso. Abilitati e non. Caro Ministro – conclude Pacifico – così non si va da nessuna parte».

64 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views