Tutti i Paesi da cui è vietato l’ingresso in Italia dopo le ordinanze del Ministro Speranza
Si allunga la lista dei Paesi da cui è vietato l'ingresso in Italia a causa dell'emergenza Coronavirus. Dopo India e Bangladesh, nelle scorse ore il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato una nuova ordinanza che estende lo stop agli ingressi anche allo Sri Lanka. Il rientro da questi tre paesi, dove si sta registrando una nuova impennata di contagi collegata alla circolazione della cosiddetta variante indiana, che a quanto pare è più contagiosa delle altre fin qui individuate, sarà consentito solo a coloro che hanno la cittadinanza italiana. Il provvedimento inoltre, visto l'ulteriore aggravamento della situazione epidemiologica, rafforza le misure di isolamento per le persone residenti in Italia autorizzate al rientro. Nel testo è contenuta anche la proroga di 15 giorni le misure di contenimento relative agli arrivi dai Paesi europei. Ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
I primi provvedimenti sono arrivati ieri sera per India e Bangladesh. Da questi due paesi è vietato l'ingresso in Italia a chi negli ultimi 14 giorni abbia soggiornato o transitato in uno dei due Paesi. Il motivo è presto detto: l'India è diventato il più grande focolaio del mondo, con oltre 300mila nuovi casi al giorno nell'ultime settimana e un sistema ospedaliero ormai al collasso per mancanza di posti letto ed ossigeno, tanto è vero che mezzo mondo si sta mobilitando per andare in soccorso di Nuova Delhi. A preoccupare è la cosiddetta variante indiana, che è arrivata anche nel vicino Bangladesh. Da qui la decisione di fermare il rientro nel nostro Paese di possibili positivi. Prevista anche la quarantena in Covid hotel, così come è successo con i passeggeri del volo atterrato ieri sera all'aeroporto di Roma Fiumicino da Nuova Delhi.
Sempre per evitare la diffusione della variante indiana del Covid in Italia oggi è arrivato anche il divieto di ingresso dallo Sri Lanka, alla prese con la terza ondata della pandemia. Le autorità di Colombo hanno imposto la chiusura di tutte le scuole dell’isola e sigillato oltre 12 aree in cui si concentrano i maggiori contagi. Gli uffici statali e le aziende private hanno promosso lo smart working per diminuire, per quanto possibile, la circolazione delle persone e gli assembramenti nei luoghi di lavoro, mentre ai cittadini è chiesto di rispettare con particolare rigore le norme per arrestare la diffusione dell'infezione.