Tutti i dubbi sull’incidente di Treviso, la mamma di Barbara: “Distrutte 8 famiglie”
"Chiedo a chi voleva bene a mia figlia di stare vicino non solo a noi ma tutti i ragazzi coinvolti e ai loro genitori: questa tragedia ha distrutto non due ma otto famiglie". È quanto si legge in una nota diffusa dalla signora Gabriella, mamma di madre di Barbara Brotto, la diciassettenne di Oderzo, in provincia di Treviso, morta nell'incidente di sabato notte, a Gorgo al Monticano, insieme alla 19enne Eralda Spahillari.
Le due stavano viaggiando con i rispettivi fidanzati a bordo di una Bmw 420, guidata dal fidanzato di Eralda, che è finita fuori strada schiantandosi contro un albero. Entrambi i giovani sono gravemente feriti e sono ora ricoverati in ospedale.
"Auguro con tutto il mio cuore – ha aggiunto la donna – ai due ragazzi che stanno lottando tra la vita e la morte all'ospedale di farcela, prego che il bilancio di questo dramma non diventi ancora più pesante. Oggi, nella realtà, tutte le auto possono raggiungere velocità elevate ma nel ‘male' la Bmw, quantomeno, è una macchina più solida: se ci fosse stata un'utilitaria al suo posto a quest'ora con ogni probabilità staremmo piangendo non due ma quattro giovani vite. Adesso chiedo riserbo e rispetto per il mio dolore, e invito tutti coloro che volevano bene a Barbara ad essere vicini non solo alla nostra ma a tutte le otto famiglie – conclude – che sono in qualche modo coinvolte e che soffrono per questa enorme tragedia".
Per volontà di Barbara, sono stati donati gli organi. Mentre ancora non c'è una data per i funerali, che si terranno a Oderzo assieme a quelli dell'amica deceduta, perché si attende il nulla osta della Procura della repubblica di Treviso.
Intanto, continuano le indagini per capire esattamente cosa è successo sabato notte quando Barbara e la sua amica sono morte. Tanti ancora i punti oscuri della vicenda, su cui gli inquirenti stanno cercando di fare luce e che saranno probabilmente chiariti da una perizia dinamica che dovrà stabilire velocità, traiettoria e punti di contatto della Bmw 420 e della Volkswagen Polo lungo via Sant’Antonino a Gorgo, mentre entrambe viaggiavano nella stessa direzione.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, la Bmw guidata da Mikele Tatani, 19 anni di Pravisdomini, stava superando la Polo condotta da Gezim Qerosi, 18 anni di Annone Veneto, quando si è verificato l'incidente. Entrambi sono indagati per omicidio stradale, un atto dovuto proprio in attesa della perizia, che dovrà chiarire come si è arrivato al contatto tra le due vetture.
C'è poi anche un altro piccolo giallo nella vicenda. Nella Polo, oltre Qerosi, viaggiavano tre ragazze della zona, tutte sotto i 20 anni. Dopo essersi fermati, sono ripartiti verso Oderzo. I carabinieri li hanno trovati a casa dopo che una delle ragazze è stata identificata come quella che ha lanciato l'allarme al 118. Resta però ignoto il motivo per cui non siano rimasti sul posto fino all'arrivo dei soccorritori.