Tutela ambiente e cybercrimine: carabinieri incontrano gendarmerie di Francia, Spagna e Portogallo
Cooperazione, tutela dell'ambiente e lotta al cybercrimine. Su questi filoni si sta svolgendo il vertice internazionale (G4) tra le forze dell'ordine di Italia, Francia, Spagna e Portogallo (rispettivamente Arma dei Carabinieri, la Gendarmerie Nationale francese, la Guardia Civil spagnola e la Guardia Nacional Repubblicana portoghese), in programma oggi al Centro di Eccellenza per le Stability Police Units (CoESPU) di Vicenza.
A fare gli onori di casa, il comandante dei carabinieri Teo Luzi, ex membro delle forze Nato durante la guerra in Kosovo e "regista" della maxi operazione "Perseo" contro Cosa Nostra, che ha portato all'arresto di oltre 100 persone e a un sequestro di beni per 500 milioni di euro nel 2008 a Palermo. "Tra il 2005 e il 2010 il CoESPU ha addestrato più di 3mila agenti appartenenti ai corpi di polizia estera", si legge sul sito ufficiale del centro.
Formazione congiunta delle forze dell'ordine: tutti gli accordi tra i quattro paesi
Nelle prime riunioni del meeting, è stato trattato l'argomento della formazione congiunta, in un'ottica di condivisione di strumenti e conoscenze. In particolare, è stata annunciata l'inclusione dei Carabinieri delle forze di polizia portoghesi nella "Polaris" (Police Academies Regional Integrated Schooling), accordo già in atto tra le forze di polizia spagnole e francesi. In tutta risposta, la cooperazione bilaterale in atto tra la Scuola Ufficiali Carabinieri e l’Academia Militar portoghese sarà estesa ai colleghi di Francia e Spagna.
È stato deciso anche che, a partire dal 2023, ogni anno sarà organizzato un modulo in favore di 40 militari (10 per ogni forza di polizia, per l’Arma parteciperanno gli Allievi Marescialli del corso triennale). A rotazione le istituzioni aderenti ospiteranno le attività. Si prevede poi uno stage formativo, curato dagli istruttori delle scuole di perfezionamento delle rispettive Scuole Ufficiali, a cui parteciperanno anche le altre forze di polizia europee e straniere.
La tutela ambientale: in programma nuovi progetti contro incendi e traffico illecito di legname
Dopo aver trattato l’argomento della formazione congiunta, i vertici delle quattro forze di polizia si sono soffermati sulla tutela dell’ambiente. L’Arma dei Carabinieri, già riconosciuta a livello internazionale come "la più grande polizia ambientale d’Europa", ha concordato con i colleghi stranieri sulla necessità di promuovere una comune visione strategica in ambito internazionale.
Lo sviluppo di progetti volti a tutelare l’ambiente passa dalla possibilità di chiedere più fondi a Bruxelles. In tal senso, il Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri ha proposto due progetti per la repressione degli incendi boschivi e l’uso delle tecnologie per contrastare il traffico illecito di legname.
Ancora da definire i dettagli di questi progetti, ma – da quanto si apprende da un comunicato stampa dei Carabinieri – questi passeranno dalla costituzione di "task force congiunte di specialisti".
Lotta al cybercrimine: incontri di formazione e progetti di sviluppo
Sul fronte della cybersicurezza, i vertici delle forze dell'ordine riunitisi a Vicenza hanno raggiunto un accordo di partenariato pubblico-privato e della formazione "cyber", che darà avvio a una serie di incontri periodici con esperti, alla partecipazione in progetti europei e alla promozione di un modello di prossimità del mondo virtuale.
"Per raggiungere gli obiettivi prefissati – si apprende sempre dai Carabinieri – sono state elaborate diverse proposte per il miglioramento della comunicazione operativa tramite la formazione, la realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo comuni e l’intervento in settori di frontiera come il metaverso".