Turista moldava trovata morta seminuda in spiaggia: ci sono due indagati
Ci sono due indagati per la morte della turista moldava di 33 anni, trovata senza biancheria sulla battigia a Porto Sant’Elpidio, in provincia di Fermo. Sarebbero due uomini, un 45enne residente a Porto Sant’Elpidio e un 40enne straniero, che la ragazza, in Italia con visto turistico da alcuni giorni per le vacanze, aveva conosciuto recentemente.
Da questi sarebbe stata ospitata in un appartamento nella zona sud della località. Sembra che proprio qui la giovane abbia passato l'ultima notte prima di morire. Gli indagati sono stati interrogati dai poliziotti della squadra mobile di Fermo e alcuni elementi sono risultati contraddittori.
Cosa si sa della ragazza trovata morta in spiaggia
A scoprire il cadavere, nella mattinata di lunedì 28 agosto, sono state due donne: una delle due è inciampata nel corpo riverso supino a pelo d’acqua, braccia contratte sul petto e pugni chiusi. La giovane donna, di cui inizialmente non si conosceva l'identità, anche perché non aveva con sé i documenti, è stata riconosciuta anche grazie a un piercing e diversi tatuaggi.
Aveva i capelli neri raccolti sopra la nuca a coda di cavallo, un orologio al polso e anelli sulle dita. Secondo quanto ricostruito da Il Resto del Carlino, prima di raggiungere Porto Sant’Elpidio, dove era arrivata da quattro giorni, aveva soggiornato per un paio di settimane in una località del Nord.
Le ipotesi sulla morte della turista
Le indagini degli investigatori sono in corso per determinare cause e movente della morte della donna. Da un lato, c'è l'ipotesi del malore, dopo aver assunto sostanze stupefacenti. In questo caso potrebbe essere stata drogata e stordita, oppure potrebbe averlo fatto volontariamente. Potrebbe quindi aver fatto un bagno, essersi sentita male e sarebbe quindi annegata.
Altra pista seguita dagli inquirenti, è quella dell'approccio finito male. Questo potrebbe spiegare perché la 33enne avesse addosso solo reggiseno e maglietta, senza pantaloni e slip. Intanto, si attende l'esito dell'autopsia sul corpo della giovane che, secondo le informazioni diffuse non presenterebbe segni evidenti di violenza o elementi che potrebbero far pensare alla tossicodipendenza. Subito dopo il ritrovamento il cadavere è stato trasferito all'obitorio di Fermo, dove è a disposizione dell'Autorità giudiziaria.