Truffa la zia della governatrice della Sardegna Todde rubando denari e monili d’oro: arrestato

Un uomo è stato arrestato a Napoli con l’accusa di aver raggirato una anziana parente della governatrice della Sardegna Todde ottenendo denaro e monili d’oro. L’aveva truffata con la tecnica del “finto maresciallo dei carabinieri”.
A cura di Ida Artiaco
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Ha raggirato l'anziana zia della governatrice della Sardegna, Alessandra Todde, ottenendo denaro e monili d'oro di ingente valore dopo essersi introdotto in casa della vittima a Nuoro con la "tecnica del finto maresciallo dei carabinieri". Per questo è stato arrestato nelle scorse ore a Napoli un uomo dopo una decina di giorni di ricerche.

Le indagini sono infatti partite appena la vittima ha realizzato di essere stata raggirata ed ha presentato denuncia. Sono stati allertati i Carabinieri e si è messo in moto il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Nuoro e dalla Stazione Carabinieri di Nuoro. A carico dell'indagato il Gip aveva emesso un'ordinanza di custodia cautelare. L'uomo è stato rintracciato nella notte a Napoli, in collaborazione con i carabinieri della Compagnia di Napoli Stella, ed è finito in manette.

Sono state analizzate decine di filmati registrati da una telecamera presente a Nuoro, e svolti accertamenti tecnici, i carabinieri sono risaliti a un veicolo, che è risultato in uso all'indagato. Complesse attività di incrocio degli elementi acquisiti hanno permesso di identificare l'uomo che è finito in manette come la persona che si era introdotta nell'abitazione della mamma e della zia della presidente della Regione Sardegna, raggirandole e ottenendone denaro e monili d’oro. Le indagini, però, sono ancora in corso: potrebbero esserci dei complici.

I carabinieri hanno ricordato che soprattutto gli anziani devono fare attenzione alle truffe. Quella del "finto maresciallo dei carabinieri" è tra le più frequenti. Più o meno il modus operandi è sempre lo stesso: il truffatore contatta la vittima al telefono cellulare o a quello fisso di casa. Durante la conversazione si può presentare come "maresciallo dei carabinieri" e inventa la storia che suo figlio o suo nipote ha avuto un incidente, è stato arrestato e che per evitare la prigione bisogna dare dei soldi. Se la persona truffata accetta, l’interlocutore comunica che di lì a breve un assistente o un carabiniere in borghese si recherà presso l’abitazione per ritirare il denaro contante.

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