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Truffa del finto carabiniere, 90enne lo fa arrestare per la seconda volta: “Ho recitato e finto disperazione”

Una 90enne di Firenze ha immediatamente riconosciuto il nuovo tentativo di frode, di cui aveva rischiato di restare vittima un paio di anni fa. “Io mi sono salvata leggendo i giornali, ma troppe mie ‘colleghe’ anziane vengono raggirate” ha raccontato.
A cura di Biagio Chiariello
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La truffa del finto carabiniere è uno schema ormai amaramente conosciuto. Tutto comincia con una telefonata. "Signora, buongiorno sono un maresciallo dei carabinieri, suo figlio ha fatto un incidente, ha investito qualcuno sulle strisce e l'ha mandato in ospedale. Per rilasciarlo bisogna pagare. Ha dei soldi in casa?". Questa su per giù la chiamata che una 90enne fiorentina ha ricevuto sul fisso della sua casa qualche giorno fa intorno alle 11 del mattino.

Ebbene l'anziana aveva già vissuto una situazione simile un paio di anni fa, senza però cadere vittima del raggiro. Aveva allertato la polizia, contribuendo all'arresto di un truffatore che aveva cercato di ingannarla e che, successivamente, è stato condannato a due anni e otto mesi di reclusione.

Anche grazie a questa ‘esperienza' ha immediatamente riconosciuto il nuovo tentativo di frode.

A riportarlo è il Corriere Fiorentino. Anche in quest'ultimo caso Pina (questo il nome della 90enne) è stata contattata da un balordo che si è spacciato per il figlio, chiedendo denaro per liberarlo. E lei ha iniziato a inventare. Ha raccontato di avere in casa tre collane d’oro, due braccialetti, un Rolex, un solitario. "Perfetto, sono sufficienti. Adesso arriva l’avvocato Francesco Russo a prendere i gioielli, metta tutto in una borsa e la porti giù" ha tagliato corto il truffatore.

Il malvivente ha organizzato il ritiro dei beni servendosi di un falso avvocato. Durante la conversazione, Pina ha poi finto un malore e, approfittando della situazione, ha avvertito la polizia, contattando l’agente che, due anni prima, aveva arrestato l'altro truffatore. Ha poi consegnato una borsa contenente solo carta di giornale al complice, un uomo di circa 30 anni, che è stato fermato immediatamente. Assistendo alla scena dal balcone, Pina non ha esitato a rimproverarlo.

Ha deciso di raccontare la sua esperienza per sensibilizzare altri anziani, convinta che diffondere queste informazioni possa aiutare a prevenire nuove truffe e proteggere altre persone "perché troppe mie ‘colleghe' anziane vengono raggirate. Io mi sono salvata leggendo i giornali. Ho sentito di persone che sono impazzite dopo aver perso i ricordi di una vita per colpa di gente senza scrupoli. Bisogna raccontarle queste storie, perché se si salva anche una sola persona è già una vittoria" ha detto.

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