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Truffa all’Inps: dipendente Asl intascava pensioni di invalidità

Ha truffato l’Inps intascando pensioni di invalidità: arrestata dipendente dell’Asl di Pavia. In sei anni la donna è stata autrice di 134 truffe, rubando più di un milione di euro.
A cura di Carmine Della Pia
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truffa inps

Era autrice di truffe ai danni dell'Inps grazie alle quali intascava grossi compensi. Una dipendente dell'Asl di Pavia è stata arrestata per truffa aggravata e continuata in concorso ai danni dell'Inps perché riusciva a far sì che l'istituto previdenziale erogasse pensioni per finti invalidi fino a dividere il compenso: alla donna giungevano, mensilmente, fino al 50/70% delle pensioni ricevute grazie alla truffa. I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Pavia hanno arrestato la dipendente Asl, ma nel corso dei prossimi giorni verranno ascoltate anche altre persone, per individuare i complici principali della grave truffa.

134 truffe ai danni dell'Inps

Ecco la nota diffusa dall'Arma circa la dipendente Asl arrestata per truffa ai danni dell'Inps:

La complessa attività investigativa ha permesso di far luce sulla procedura mediante la quale la dipendente A, dal 2005 al 2011, in concorso con più persone, istruendo pratiche fittizie di rimborso di ratei maturati e non riscossi per l'indennità d'accompagnamento di invalidi civili in vita e deceduti, in totale assenza dei requisiti in capo agli originari titolari, tanto che le relative pratiche non risultavano registrate all'Asl, induceva in errore l'Inps circa i presupposti necessari per percepire l'indennità, ottenendo indebitamente a favore dei suddetti beneficiari un ingiusto profitto pari all'erogazione di indebiti rimborsi e facendosi corrispondere da quest'ultimi dal 50% al 70% della somma erogata".

La donna sarebbe stata autrice, insieme ad altri complici, di 134 truffe, per un furto corrispondente alla cifra di 1.300.000 euro. La pratica era sempre uguale: la dipendente Asl contattava persone di sua fiducia e comunicava per via telematica all'Inps i dati di falsi invalidi o persone che risultavano eredi di invalidi civili deceduti che non avevano ricevuto in vita le pensioni di invalidità. L'istituto previdenziale erogava, a quel punto, le pensioni tramite assegni circolari, e la dipendente dell'Asl di Pavia intascava circa il 50% del bottino.

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