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Truffa 56 persone per 10 milioni di euro con lo “schema Ponzi”: indagato ex consulente finanziario

Almeno 56 persone sono state truffate da un ex consulente finanziario per un giro di denaro di 10 milioni di euro. L’uomo è attualmente ai domiciliari: stando a quanto reso noto, avrebbe ingannato i suoi clienti sulla base del famoso “schema Ponzi”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Cinquantasei ignari risparmiatori caduti in una truffa da milioni di euro. Il tutto è stato scoperto dalla Guardia di Finanza di Torino che ha eseguito una misura cautelare nei confronti di un ex consulente finanziario. Stando a quanto reso noto, l'uomo avrebbe truffato alcuni investitori con lo "schema Ponzi". Un giro da 10 milioni di euro che ha portato al sequestro di auto di lusso, orologi e monete d'oro.

I Militari della Guardia di Finanza di Torino, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Ivrea, hanno sottoposto un ex broker agli arresti domiciliari per evitare che l'uomo, accusato di aver truffato gli investitori, potesse darsi alla fuga. L'ex consulente finanziario è stato cancellato dall'albo unico professionale. Il presunto truffatore avrebbe avviato abusivamente la propria attività dopo aver interrotto qualunque rapporto di collaborazione tracciato con gli istituti bancari nazionali. L'uomo, messosi "in proprio", avrebbe creato una società di capitali non iscritta all'albo. 

Ai clienti prometteva lauti guadagni sulle somme investite e si presentava ai risparmiatori (quasi sempre anziani o privi degli strumenti per comprendere il grado di rischio dietro certe operazioni) come un professionista del settore, proponendo loro di gestire i risparmi per investirli sul mercato azionario. A quel punto, le vittime sottoscrivevano una "lettera di incarico" per il truffatore al quale veniva inoltre promesso un compenso parametrato agli importi realizzati tramite investimenti.

L'ex consulente finanziario richiedeva ai clienti di accedere a un conto corrente ad hoc presso un noto istituto di credito per farvi confluire il capitale da investire e di consegnargli le credenziali per accedere ai sistemi informatici bancari. Successivamente, attraverso il servizio di home-banking, acquistava titoli azionari sul mercato americano. I risultati erano quasi sempre negativi e il broker bonificava l'importo dei rendimenti conseguiti utilizzando le quote versate dai risparmiatori o somme sottratte ai conti di altri clienti e dei loro familiari, proprio secondo lo schema Ponzi.

In questo modo, l'indagato avrebbe portato a casa circa 500mila euro derivanti dai servizi di consulenza svolti. Sequestrate due auto di lusso, acquistate con i soldi illeciti, e numerose disponibilità finanziarie. Tra i beni sottratti, anche alcuni orologi di lusso acquistati dal broker ora ai domiciliari.

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