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News su Andrea Papi, ucciso da un orso in Trentino

Trovato morto l’orso M62: era nella “black list” di Fugatti. L’Enpa: “Temiamo atto di bracconaggio”

L’orso M62, uno degli esemplari indicati come problematici dalla Provincia autonoma di Trento, e di conseguenza a rischio di abbattimento, è stato trovato morto da un gruppo di escursionisti in una zona impervia tra il lago di Molveno e San Lorenzo Dorsino.
A cura di Davide Falcioni
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M62, uno degli orsi indicati come problematici dalla Provincia autonoma di Trento, e di conseguenza a rischio di abbattimento, è stato trovato morto da un gruppo di escursionisti in una zona impervia tra il lago di Molveno e San Lorenzo Dorsino, in Trentino Alto Adige. Il corpo dell'animale era in avanzato stato di decomposizione e, come spiega una nota della Provincia, "la sua identità è confermata dalle marche auricolari". Le cause del decesso del plantigrado saranno stabilite dall'autopsia, che verrà eseguita dall’istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie. Il recupero del cadavere è stato curato dal Corpo forestale trentino.

M62, esemplare di sesso maschile di circa 4 anni, non è stato protagonista di nessuna aggressione ma si sarebbe reso responsabile di diversi episodi che lo hanno fatto finire nella lista dei plantigradi "problematici". L'animale, peraltro, fa parte della stessa cucciolata di M57 (catturato nel 2020 dopo aver aggredito un carabinieri ad Andalo) e di F43, la femmina morta nel settembre 2022 per una dosa sbagliata di anestetico durante le fasi di cattura.

Enpa: "M62 era stato condannato a morte da Fugatti"

Non si è fatta attendere una nota dell'Enpa, l'Ente nazionale protezione animali: "Siamo addolorati, scioccati ed estremamente preoccupati per la morte di M62, uno degli orsi che Maurizio Fugatti aveva condannato a morte nei giorni scorsi". Prosegue l'associazione: "Non vorremmo che la campagna di odio e di vendette, una vera caccia alle streghe, scatenata dal presidente della PAT avesse finito per armare la mano dei bracconieri".

"M62 era stato condannato a morte – ricorda l'Enpa – solo perché in passato si era avvicinato alle zone abitate dove era stato attirato dai rifiuti lasciati incustoditi". L'associazione resta in attesa dell'esame necroscopico sul corpo del povero animale: "Se dovessero emergere responsabilità umane nella morte di M62, Enpa procederà immediatamente per le vie legali". L'associazione ha rinnovato quindi a Fugatti un "appello alla ragionevolezza: ponga fine alla sua personalissima guerra contro gli orsi, e si impegni in modo concreto a favorire la convivenza con i plantigradi e con tutti gli altri selvatici, cambiando passo rispetto alle omissioni degli anni passati".

Nei giorni scorsi l'l'Ente nazionale protezione animali aveva presentato al Tavolo convocato presso il ministero dell'Ambiente un pacchetto di 7 proposte che possono contribuire a risolvere ed eliminare eventuali situazioni problematiche con i plantigradi. "Ma dal presidente della PAT non abbiamo avuto alcuna risposta; evidentemente egli non ha altro obiettivo che sterminare gli orsi del Trentino. L'altro grande rischio di questa crudele campagna d'odio – conclude l'associazione – è che la situazione possa sfuggire di mano, inducendo qualcuno a compiere azioni criminose contro gli animali. Azioni che non è escluso possano ripercuotersi anche sulle persone".

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