Trovato morto l’alpinista trentino Tomas Franchini: era disperso nelle Ande
È stato trovato morto nella notte tra il 3 e il 4 giugno Tomas Franchini, l'alpinista 35enne di Madonna di Campiglio che da domenica risultava disperso. L'uomo stava scalando la cima Cashan sulla cordigliera delle Ande, nel nord del Perù, insieme a un alpinista cileno. A riferirlo era stato il fratello dell'alpinista, Silvestro Franchini, intervistato dall'Ansa.
I 15 soccorritori coinvolti nelle ricerche del 35enne hanno riportato il corpo a valle dalla zona nei pressi della cresta che Franchini stava per scalare. Il 35enne aveva anche scalato il Monte Edgar nel 2017, nella regione Sichuan in Cina, ha ottenuto due candidature al Piolet d'Or e ha vinto due volte il premio "Paolo Consiglio" del Club alpino accademico italiano: la prima volta nel 2014 per l'ascensione del Cerro Rincon e la seconda nel 2017 per la spedizione Kishtwar Shivling del 2016 nel Kashmir indiano.
"Hai vissuto poco, ma hai lasciato il segno. In montagna eri il migliore di tutti, con margine", ha ricordato il fratello Silvestro. "Hai percorso la cresta in modo incomparabile, muovendoti con molta calma e godendoti le tue montagne – ha scritto invece Cristobal Señoret Zobeck sul suo account Instagram – nel luogo in cui eri più felice e appagato. Non ho mai pensato che con un alpinista come te ci potesse essere un viaggio di non ritorno, mi hai sempre trasmesso quella sicurezza che avevi nel muoverti nel tuo cosiddetto tempio, le montagne". Zobeck è stato il primo a lanciare l'allarme dopo la caduta di Franchini dovuta al cedimento di un cornicione di neve.
"Mi avevi voluto in questo bellissimo progetto, la più bella via che abbia mai fatto in vita mia. Essere stato al tuo fianco in questi giorni è una fortuna incomparabile, farò tesoro di ogni secondo in cui sono stato accanto a te, mi sento molto fortunato a poter dire che sei stato mio amico e mio fratello", ha concluso il compagno di cordata del 35enne.
