Trovato morto in un parcheggio a Modena, la famiglia e gli amici: “È stato ucciso”
Taissir Sakka, 30enne di origini tunisine, è stato trovato morto nella mattinata di domenica 15 ottobre, tra le 9 e le 9.15, da un socio del dopolavoro ferroviario nel parcheggio del Cinema FilmStudio 7 b, in via dell'Abate, a Modena.
Secondo una prima ricostruzione fornita dai Carabinieri, il giovane avrebbe perso la vita dopo una presunta caduta accidentale. Ma questa teoria non convince la famiglia e gli amici del ragazzo. Chi lo conosceva sostiene infatti che il 30enne possa essere stato ucciso.
Sulla testa di Taissir è stata trovata una ferita che le forze dell'ordine hanno ricondotto alla presunta caduta. Questa però pare sia piuttosto profonda e solo l’autopsia potrà stabilire con certezza cosa sia esattamente accaduto nella notte tra sabato e domenica.
Tra le persone che sostengono la tesi dell'omicidio, c'è anche il fratello maggiore di Taissir, Mohamed, che si trovava con il ragazzo poco prima che questo morisse. Secondo quanto si legge su Il Resto del Carlino, Mohamed avrebbe sporto denuncia indicando i nomi di coloro che avrebbero ucciso il fratello.
La lite al circolo Arci di Ravarino
Le indagini vengono tenute nel massimo riserbo e c'è, tra i tanti, un elemento che resta da chiarire. Una lite avvenuta vicino al circolo Arci di Ravarino, nel Modenese. Sabato notte Taissir si trovava lì con il fratello maggiore, dove i due avrebbero bevuto parecchio. Pare poi che lo stato alterato dei due uomini abbia fatto nascere un violento litigio con un altro gruppo di giovani.
A quel punto il gestore del bar avrebbe richiesto l'intervento dei Carabinieri. Il 30enne sarebbe stato caricato sull'auto dell'Arma e portato in caserma insieme a Mohamed al Comando Provinciale di via Pico.
I due sarebbero quindi stati identificati e denunciati per ubriachezza molesta. Intorno alle 23 circa avrebbero lasciato l'edificio. Ed è a partire da questo momento che di Taissir non si sono avute più notizie, fino al tragico ritrovamento del suo corpo. Gli inquirenti indagano proprio sulle ultime ore del ragazzo.
Gli amici: "Era finito in brutti giri"
Un altro elemento al vaglio è quello delle frequentazioni del 30enne. Alcuni amici di Taissir hanno spiegato che, da qualche tempo, aveva iniziato a frequentare ‘brutti giri' e che, spesso in stato di alterazione, reagiva in modo aggressivo.
Cosa che potrebbe essere accaduta anche sabato notte nel piazzale del Circolo Arci. "Ultimamente era strano, insoddisfatto della propria vita – ha raccontato un'ex fidanzata del 30enne – voleva un lavoro, una casa, una macchina ed era finito in giri poco ‘chiari’". È stato un omicidio – avrebbe detto un altro amico di Taissir – si sa già tutto ma nessuno ne vuole parlare".