Trovato morto in casa, si sospetta malore ma tre mesi dopo la svolta: arrestata coppia per omicidio
Quando fu trovato senza vita disteso sul letto di casa sua, si pensò subito a un malore fatale ma in realtà quella di Rocco De Salvatore non era affatto una morte naturale e ora, a tre mesi da quella terribile scoperta avvenuta a Massa Finalese, nel Modenese, gli inquirenti hanno arrestato una coppia con la pesante accusa di omicidio preterintenzionale.
La svolta investigativa sul caso del decesso del pensionato 74enne è arrivata nella serata di mercoledì quando un uomo e una donna sono stati fermati dia carabinieri su ordine del giudice e soni finiti in manette nel Modenese. Si tratterebbe di un 46enne e di una 49enne che in passato aveva avuto rapporto stretto con la vittima.
Entrambi sono stati raggiunti da una ordinanza di custodia cautelare eseguita dai carabinieri che stanno conducendo le indagini coordinati dalla procura di Modena. Per l'uomo il gip ha disposto gli arresti domiciliari mentre per la donna, rintracciata nel Ferrarese, si sono aperte le porte del carcere.
Secondo l'accusa, i due non volevano uccidere l'uomo ma gli avrebbero somministrato dosi massicce di farmaci per potersi impossessare dei suoi soldi ma anche per utilizzare la sua auto e la sua abitazione. Farmaci che però ne avrebbero causato infine il decesso, come stabilito dall'autopsia.
Rocco De Salvatore fu trovato morto in casa sua nel comune nel comune di Finale Emilia lo scorso 31 luglio quando il figlio andò a trovarlo perché non riusciva a contattarlo. In un primo momento le cause del decesso del 74enne sembravano poter essere ricondotte ad un malore ma le analisi tossicologiche e l'autopsia disposta dalla Procura hanno rivelato un quadro molto più fosco.
Fin dall’inizio dell’indagine avevano attirato l’attenzione degli inquirenti alcune pasticche rinvenute sul letto, accanto al corpo dell’anziano, e i due indagati, che qualcuno aveva visto uscire a più riprese dall'abitazione dell'uomo, erano già stati ascoltati come persone informate sui fatti.
Ora la svolta resa nota dalla procura di Modena con una nota dove si spiega che entrambi sono indagati con le ipotesi di omicidio preterintenzionale e rapina. I provvedimenti emessi dal gip sono motivati anche dalle intercettazioni eseguite con un captatore informatico, fa sapere ancora la procura.
I due arrestati sono ora accusati di aver somministrato continuativamente e per lungo tempo una massiccia dose di psicofarmaci alla vittima al fine di porlo in uno stato di prolungata incoscienza nei giorni precedenti al decesso.