È morto il marito di Pina Menanno, uccisa a Campobasso da un proiettile vagante nel ’90: disposta autopsia
Il cadavere di un uomo di 64 anni è stato trovato nel garage della sua abitazione di Riccia, in provincia di Campobasso. Si tratta di Giuseppe Bersaglieri, il cui nome è inesorabilmente legato a uno dei misteri irrisolti più noti nella storia del Molise. Quello dell'omicidio di sua moglie, Pina Menanno, avvenuto nell'agosto del 1990. L'uomo si sarebbe tolto la vita ma la Procura locale ha comunque disposto l'autopsia.
Il caso Menanno tenne banco per mesi e, di fatto, è rimasto senza soluzione. Era il 14 agosto e la famiglia si era riunita a poche ore dal Ferragosto nell'aia di una casa di campagna in contrada La Piana, nel piccolo comune molisano, quando Pina, 27 anni all'epoca, che pochi istanti prima teneva tra le braccia il suo bambino di due anni, fu colpita mortalmente da un proiettile vagante che la centrò al petto. Il marito della giovane, Giuseppe, cercò di soccorrerla, ma per lei non ci fu più nulla da fare.
Nei mesi successivi vennero esplorate diverse piste, e si aprì anche un processo per un familiare in possesso di un'arma, ma la verità su quel proiettile che uccise una giovane madre in un giorno di festa non è mai stata accertata. Dopo quel tragico episodio, Bersaglieri si era risposato, aveva avuto un'altra figlia e oggi nulla lasciava presagire un gesto così drammatico come quello avvenuto nelle scorse ore.
La morte del 64enne in paese ha così riaperto una ferita mai sanata. L'uomo si sarebbe suicidato, ma sull'accaduto è stata avviata un'inchiesta per chiarire ogni dubbio, anche perché, a quanto pare, sarebbero stati segnalati dissidi con alcune persone della zona. La salma intanto è stata trasferita all'ospedale Cardarelli di Campobasso. Domani, 3 dicembre, sarà effettuato l'esame autoptico. I carabinieri stanno svolgendo tutti gli accertamenti di rito.