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Trovato in casa con una ferita alla testa muore in ospedale a Bologna: è caccia al responsabile

Un 40enne ucraino è morto all’ospedale Maggiore di Bologna per le conseguenze di una ferita dovuta a un’aggressione. L’uomo è stato trovato ieri sera in casa dal coinquilino, in stato di incoscienza e con una profonda ferita alla testa.
A cura di Susanna Picone
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Immagine di repertorio
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Un 40enne di origine ucraina è morto oggi all'ospedale Maggiore di Bologna in seguito a un'aggressione subita ieri sera nei pressi di via Ferrarese, alla periferia del capoluogo. Secondo una prima ricostruzione l'uomo, intorno alle 21.40 di venerdì sera, è stato trovato in casa incosciente dal coinquilino. Aveva una profonda ferita alla testa.

La vittima si chiamava Roman Matvieiev e faceva il muratore. È stato il coinquilino a chiamare la madre del ragazzo e i soccorsi: l’uomo è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Maggiore, dove però i medici non hanno potuto far nulla per lui. È morto nella mattinata di oggi.

I vicini di casa del 40enne hanno detto di aver sentito una lite e un po' di trambusto dall'appartamento al primo piano della palazzina di via Ferrarese dove la vittima viveva da qualche anno. Sul fatto indaga squadra mobile, coordinata dal pm Michele Martorelli, che sta cercando di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e rintracciare il responsabile della brutale aggressione. Al momento, secondo quanto si apprende, nessuna ipotesi viene esclusa. Fra i dettagli che vengono presi in considerazione ci sarebbe il portone del condominio in cui viveva l'uomo e che sarebbe stato forzato: una circostanza che potrebbe avere a che fare con l'aggressione.

Il corpo del 40enne, a quanto si apprende, sarebbe stato trovato nel corridoio d'ingresso di casa, in una pozza di sangue, con schizzi anche sul muro. Il coinquilino che ha dato l'allarme è già stato sentito a lungo dalla polizia.

La vittima abitava da tre-quattro anni nell'appartamento di proprietà della madre, che lavora come badante in una famiglia di Bologna. L'uomo non aveva precedenti. Il coinquilino, a quanto emerso, abita nella cantina dell'appartamento.

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